Arrestato per violenza sessuale Sgroi, ex primario a Treviglio e Alzano, sindaco di Rivolta
Medico molto conosciuto, era in pensione ma collaborava con uno studio, dove sarebbero avvenuti i fatti denunciati da quattro pazienti

È stato arrestato ieri, giovedì 22 giugno, per violenza sessuale aggravata il sindaco di Rivolta d'Adda, Giovanni Sgroi, 70 anni, medico e per molti anni primario di Chirurgia a Treviglio e prima ad Alzano Lombardo. Ora è agli arresti domiciliari.
In questi anni, dopo il pensionamento avvenuto nel 2020, aveva continuato a esercitare la professione nel centro medico specialistico di Pozzuolo Martesana, come collaboratore. Sono state quattro donne, sue pazienti in questo studio, a fare denuncia.
La prima denuncia
Come spiegano i colleghi di Prima Treviglio, l'indagine, coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, è partita nel gennaio 2024. A dare il la, la denuncia di una donna che aveva raccontato di essere stata toccata nelle parti intime durante una visita in ambulatorio.
Le conferme
Le intercettazioni, le perquisizioni e le analisi forensi, che hanno fatto emergere altri tre casi anche se non si può escludere, ora, che il numero possa aumentare.
Un sospetto così solito che il comando provinciale di Milano fa sapere in una nota: «Non potendosi escludere la presenza di altre possibili vittime, in considerazione dell'elevata utenza della struttura ove opera il citato medico, è auspicabile che eventuali altre persone che avessero subito abusi analoghi si rendano disponibili a denunciarli, con le più assolute garanzie di riservatezza garantite dalla legge», si legge nella nota del comando provinciale dei carabinieri di Milano.
Dalla medicina alla politica
È quindi scattata l'ordinanza di custodia cautelare, che è stata disposta dal gip Sara Cipolla ed eseguita nella mattinata di ieri dai militari dell'Arma. Sgroi è molto conosciuto innanzitutto come medico, ma anche per il suo più recente impegno politico che lo ha portato, nell'autunno 2021 a indossare la fascia tricolore a Rivolta e la scorsa primavera a candidarsi alle Europee.