La cattura

Arrestato latitante rumeno a Zogno: è un predatore sessuale di massima pericolosità

Si tratta di B.I., 64enne condannato per stupro e sfruttamento di minore. Se ne andava in giro indisturbato per la provincia

Arrestato latitante rumeno a Zogno: è un predatore sessuale di massima pericolosità
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Se ne stava in una casa di Zogno e se ne andava in giro tranquillamente per la Bergamasca B.I., rumeno classe 1960 che nel suo Paese era però condannato per violenza sessuale su una minore. Destinatario di un mandato di arresto europeo, tra i 2.600 ricercati in Romania, era considerato tra i dodici predatori sessuali a piede libero più pericolosi per l'opinione pubblica.

Condannato per stupro e sfruttamento di minore

Ad arrestarlo, la mattina di giovedì 22 febbraio scorso nel paese della Val Brembana, dopo una meticolosa attività di ricerca, sono stati i carabinieri della squadra catturandi del Nucleo investigativo di Bergamo, che lo ha localizzato e bloccato. Dovrà scontare una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, emessa dal tribunale di Bucarest.

Il soggetto è stato condannato per avere agevolato la fuga di una 15enne da un centro protetto di Bucarest, segregandola e costringendola dal maggio 2021, con minacce, ad avere rapporti sessuali con lui. Nello stesso tempo, la obbligava a prostituirsi per trarne profitto. Posto in custodia cautelare e rilasciato dopo un mese, l'individuo si era reso latitante dal 6 aprile 2023, in seguito alla sentenza definitiva.

Ricercato a livello internazionale

L’operazione è stata possibile grazie al coordinamento svolto dall’unità Sirene (Supplementary information request at the national entries) del servizio di Cooperazione internazionale di polizia, che garantisce la collaborazione a livello europeo per rintracciare condannati o ricercati che cercano di sfuggire alla giustizia della nazione dove hanno commesso i crimini.

I militari sono arrivati a lui grazie a una serie di scrupolosi accertamenti in tutto il territorio della provincia, dove si muoveva indisturbato, convinto che nessuno lo avrebbe trovato. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato portato in carcere a Bergamo, dove rimarrà a disposizione del presidente della Corte d’Appello di Brescia per l'estradizione in Romania.

Commenti
Andrea72

Lo attendono le confortevoli carceri romene !

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