Arresti e indagati per gli esami di guida truccati: tra i "clienti" anche un 31enne di Villongo
Un 47enne cremonese, titolare di un'autoscuola della Bassa Bresciana, avrebbe garantito il superamento del test teorico dietro compenso
C'è anche un 31enne di Villongo tra i sessanta indagati nell'inchiesta della Procura di Brescia su un'autoscuola della Bassa Bresciana che, dietro un compenso che poteva andare dai duemila ai cinquemila euro, avrebbe garantito il conseguimento della patente per mezzi pesanti con esami truccati in motorizzazione.
Il metodo è quello ormai collaudato, di cui si è appreso da altre cronache: quello del suggerimento da remoto tramite auricolari, fatto dal complice del titolare delle attività. A riportare la vicenda è PrimaBrescia.
In carcere titolare della scuola guida
La persona in questione è un cremonese di 47 anni, ora in carcere. Gestiva quattro autoscuole nel Bresciano, tra cui quella di Verolanuova da cui è partita l'inchiesta. Il suo "assistente" sarebbe un 49enne napoletano, finito ai domiciliari, che avrebbe fatto appunto da suggeritore, e un 79enne di Orzinuovi, al quale si è applicata la stessa misura, avrebbe svolto invece il ruolo di mediatore con i "clienti", interessati a conseguire il documento per poter guidare camion e autobus.
Secondo i magistrati, con questo sistema illegale sarebbero stati messi su strada oltre duemila soggetti senza le competenze adeguate per poter guidare questi mezzi pesanti. Un'impiegata del titolare delle autoscuole, invece, ha l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Sequestrati in totale due milioni di euro
Le forze dell'ordine avevano già preso provvedimenti, l'estate scorsa, nei confronti del cremonese, che era stato anche allora arrestato, e gli avevano sequestrato un milione di euro in contanti. Il provvedimento non lo avrebbe però fatto desistere dai suoi intenti, infatti le recenti perquisizioni hanno permesso di trovare un altro milione di euro in contanti.
Le accuse nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico e sostenimento di esami tramite persone terze. Il giovane di Villongo ha ottenuto la patente nel 2021, per cui sarebbe andato in giro per più di due anni con un documento ottenuto in maniera illecita, dato che come diversi altri probabilmente non avrebbe nemmeno mai studiato per la prova teorica.