Bentornati signori Fromberg!

Arrivano (in cabriolet) i primi due turisti tedeschi. E via San Lazzaro li applaude

«Eravamo già stati qui 25 anni fa e l’avevamo trovata incantevole. Vogliamo rivederla, sapendo di poter essere anche d’aiuto in un momento del genere»

Arrivano (in cabriolet) i primi due turisti tedeschi. E via San Lazzaro li applaude
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di Heidi Busetti [foto Devid Rotasperti]

Quando i signori Fromberg giovedì sono arrivati in città, ad accoglierli hanno trovato un caloroso applauso. Ospiti dell’albergo Petronilla, in via San Lazzaro, Gaby e Michael sono arrivati da Garmisch Partenkirchen, situato nel Land della Baviera, con una cabriolet d’epoca, felici di poter aiutare una città che già venticinque anni fa li aveva colpiti al cuore. Preoccupati per il Coronavirus? No. Anzi, «molto rilassati» forse perché sanno che qui non si scherza e le misure di sicurezza vengono seguite con attenzione. Inoltre, la coppia si informa tutti i giorni sul sito del centro ricerche John Hopkins e sa che ora in Germania i nuovi contagi sono il doppio rispetto all’Italia. «Vogliamo vedere come è Bergamo oggi, la sua bellissima Città Alta e i borghi - racconta Gaby, che di professione è chirurgo estetico -. Eravamo già stati qui e l’avevamo trovata incantevole. Vogliamo rivederla, sapendo di poter essere anche d’aiuto in un momento del genere. Diciamo che non vogliamo lasciarvi soli, vogliamo sostenere i bergamaschi. Noi stessi abitiamo in una zona turistica della Baviera e sappiamo cosa significa quando tutto si ferma».

Tedesca lei e di origine inglese lui (ma in famiglia contano molte nazionalità) staranno in Italia per cinque giorni, per poi attraversare la Svizzera e tornare a casa. Tra le città che attraverseranno, anche Sondrio e Chiavenna. Conosciutisi all’Università di Cambridge, i signori Fromberg sono decisamente sportivi. Sessantenni grintosi, amano il vino italiano e le lunghe passeggiate a piedi. Quindi vedranno così la nostra città: camminando per ore. «In Germania nessuna città, durante la pandemia, ha avuto la risonanza di Bergamo, e tutti noi ci chiedevamo perché il Coronavirus si fosse gettato con tanta violenza sulla vostra città - dice Michael, informatico -. Sebbene anche da noi ci sia stato il Coronavirus, era evidente che nessuno era stato messo alla prova quanto Bergamo. I posti letto disponibili nelle nostre terapie intensive erano parecchi e avremmo voluto aiutarvi di più, anche se credo che nessun Paese colpito per primo avrebbe potuto reagire meglio. Ogni giorno eravate sulle pagine dei giornali e questo, ovviamente, non aiuta il turismo. Ma la gente dimentica in fretta e nel 2021 molti tedeschi torneranno in Italia per l’estate. Lo sanno tutti: la bellezza di Bergamo e dell’Italia è eterna».

Nonostante conoscano bene il nostro calore, i signori Fromberg non avrebbero mai immaginato di essere accolti in questo modo: dal ristorante “Dal Carlo” e dai lavoratori del cantiere aperto nella via San Lazzaro, è partito uno scroscio di battimani in onore dei primi turisti arrivati dopo i mesi bui del Covid. Quando la cabriolet si è fermata all’altezza dell’albergo Petronilla e la direttrice Uta Wilmer è uscita per accoglierli, si sono sentite, insieme agli applausi, grida di benvenuto. Un momento che ha molto commosso la direttrice e i due turisti».

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