Assicurazioni Rc auto false vendute online, denunciati due napoletani
A far nascere l’inchiesta è stata la polizia di Romano di Lombardia, dopo il forte aumento di automobilisti fermati con assicurazioni false
Come capitato ad altri automobilisti prima di lui, un guidatore fermato dalle forze dell'ordine era convinto di aver stipulato la polizza per l’Rc auto. In realtà, era caduto in una maxi truffa di portata nazionale.
A far nascere l’inchiesta che ha fatto emergere il raggiro è stata la polizia locale di Romano di Lombardia, dopo il forte aumento di automobilisti fermati con assicurazioni false, oppure con contrassegni che in realtà non erano collegati ad alcun contratto, che però sostenevano di aver pagato regolarmente l’assicurazione.
Come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, tutto è cominciato con il sequestro di un'automobile di proprietà di un cittadino pakistano, residente a Romano. Il certificato di assicurazione che aveva sul parabrezza, riportante riferimenti della Unipol SAI, non risultava collegato ad alcun contratto e, pertanto, gli agenti che lo avevano fermato avevano messo i sigilli al veicolo. L'automobilista però si è presentato in Comando per far valere le proprie ragioni, spiegando di aver pagato per l’assicurazione. Dai controlli è emerso che lui, così come altre centinaia di automobilisti, aveva stipulato la polizza attraverso uno specifico sito internet, tuttora online, che promette grandi risparmi proponendo contratti di assicurazione temporanei, rinnovabili addirittura potenzialmente anche quotidianamente per cifre di 3 o 4 euro al giorno. Documenti che però hanno la validità della carta straccia.
Le indagini della Polizia locale di Romano hanno consentito di individuare e di denunciare i due presunti truffatori: un cittadino italiano classe 1977, di Napoli, e un pakistano nato nel 1963, anche lui residente a Napoli. Si tratta del titolare della Postepay su cui arrivavano i versamenti dei clienti e del titolare dell'utenza telefonica collegata al sito, che formalmente ha la sede a Bologna.
Durante le indagini sono stati tracciati i movimenti sia dell'utenza telefonica sia della carta Postepay ed è emerso che sono state effettuate almeno 309 transazioni negli ultimi mesi, con contratti pagati tra i 50 e gli 800 euro. Complessivamente i presunti incassi ammontano a 67 mila euro. «Occorre fare molta attenzione in questo tipo di acquisti – consiglia il comandante Arcangelo Di Nardo - e sapere che esiste un sito attendibile e certificato dal Ministero delle Infrastrutture (QUI IL LINK), che consente di verificare l'effettiva copertura assicurativa della propria automobile, inserendo semplicemente il numero di targa».