Vittima del Covid-19

Assisteva gli anziani col sorriso: addio a Lidia, infermiera della Rsa di Predore

Originaria di Sciacca, Sicilia, aveva 56 anni. Lascia il marito, dipendente del Comune di Villongo, e la figlia ventenne

Assisteva gli anziani col sorriso: addio a Lidia, infermiera della Rsa di Predore
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Sempre sorridente e gentile, dolcissima e di grande umanità. Una colonna portante Lidia Liotta, infermiera professionale di 56 anni, caposala della Rsa Villa Serena di Predore. Originaria di Sciacca, Sicilia, è morta ieri, 16 aprile, vittima del Covid-19. Era ricoverata da circa un mese in condizioni critiche all’ospedale di Chiari. Lascia il marito, impiegato presso il Comune di Villongo, e la figlia di 20 anni: con loro viveva a Predore.

«Stava lottando con tutte le sue forze», raccontano i familiari. Ma il suo cuore ha cessato di battere a causa di una emorragia cerebrale. Nella Rsa dove lavorava anche diversi anziani hanno contratto il virus, tanto che la struttura ha dovuto chiudere per mancanza di personale e gli ospiti sono stati dirottati verso altre strutture. Il lavoro di Lidia era molto apprezzato: si prendeva cura «in modo esemplare», hanno commentato le colleghe, dei 25 ospiti della residenza. Aveva iniziato a lavorare alla casa di riposo prima del 2000: la promozione a caposala è avvenuta qualche anno fa, quando Lina Zanetti è andata in pensione.

Rsa della parrocchia. Villa Serena è proprietà della parrocchia di Predore, ma dal 2005 la gestione è affidata alla cooperativa Universis di Udine, che gestisce anche le Rsa di Seriate e Dalmine. Dopo la chiusura per mancanza di personale, in emergenza virus, gli ospiti sono stati spostati nelle Rsa di Dalmine, Seriate e Gorlago tra il 13 e il 17 di marzo. Una decina i decessi totali tra gli anziani, sul totale di 25. Il parroco don Alessandro Gipponi, che è stato accanto alla famiglia durante il ricovero di Lidia, così la ricorda su L’Eco di Bergamo: «Era un’infermiera di grande umanità che anteponeva alla sue esigenze quella dei suoi anziani. Fino all’ultimo ha voluto essere accanto ai suoi nonni».

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