Ats sospende l'attività di un punto tamponi privato a Curno. Quegli strani messaggi su Telegram...

L’esecuzione dei tamponi al centro “Neolalia”, a Curno, è stata sospesa dall’Ats di Bergamo perché alla struttura privata mancherebbero i «prerequisiti strutturali» necessari per poter effettuare i test.

La notizia è stata diffusa da L’Eco di Bergamo, ma la sospensione dell’attività è stata anche comunicata dal centro stesso sul proprio canale Telegram (che conta poco più di 2.300 iscritti), il quale ha spiegato che «ci hanno verbalizzato di non erogare tamponi, pur non comminandoci nessuna sanzione».

Il centro, in risposta ad alcuni commenti pubblicati dagli utenti che chiedevano informazioni sull’eventuale ripresa dell’esecuzione dei tamponi, ha fatto sapere di non avere ancora una data di riapertura. La struttura, dal canto suo, sulla chat ha anche ribadito che «tutto quello che è stato fatto in questi mesi è stato fatto correttamente, visto che migliaia di nostri utenti hanno potuto lavorare grazie al Green Pass fatto da noi. Proseguiremo le attività di back office per garantire le procedure di inizio e fine quarantena».

Suscita però qualche perplessità una considerazione espressa da Neolalia nel messaggio successivo, che pare strizzare l’occhio ad alcune affermazioni che in questi mesi sono state ribadite più volte dalla galassia no-vax. «Sappiamo che è una battaglia sul controllo delle persone (sudditi), che sia sanitaria, fiscale o altro – continua la comunicazione su Telegram, dove si specifica anche di essere al lavoro per permettere a coloro che sono risultati positivi di poter ottenere il super Green Pass -. Non ci faremo intimidire e soprattutto stiamo trovando altri metodi per aiutarvi».