La popstar cancella il tour

Manchester, la strage dei ragazzi

Manchester, la strage dei ragazzi
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Manchester, Inghilterra: alle 22.40 ora locale (23.40 italiane) di lunedì 22 maggio, una terribile esplosione nel foyer della Manchester Arena ha scatenato il panico. Era appena finito il concerto della pop star americana Ariana Grande. Il pubblico era per lo più composto da adolescenti. Diverse ore dopo, la conferma: si è trattato di un attacco suicida, un attentato terroristico che ha causato 22 morti e 59 feriti. Così ha riferito la polizia di Manchester nella conferenza stampa tenuta alle ore 8 italiane e di cui pubblichiamo di seguito il video. La conferma è arrivata nel pomeriggio, quando AP ha reso noto che almeno dodici dei 59 feriti hanno meno di sedici anni. Tra i morti, invece, c'è anche una bambina di otto anni, come ha riferito la Tarleton Community Primary School, scuola che frequentava la piccola vittima.

 

https://www.youtube.com/watch?v=kfizvoZbc8I

 

Dopo gli attimi di panico totale e l'incontrollabile bailamme di voci, indiscrezioni e smentite, la Transport Police di Manchester ha iniziato a dare informazioni su quanto avvenuto: un uomo si è fatto saltare in aria nella zona delle biglietterie, una decina di minuti dopo la fine del concerto e quando i circa 21mila presenti stavano iniziando a lasciare il palazzetto, che è uno dei più grandi d'Europa. La bomba usata era di tipo artigianale e pare contenesse dei chiodi, stratagemma spesso utilizzato in questo tipo di ordigni per provocare molte più vittime. Funzionari dell’intelligence degli Stati Uniti hanno poi confermato che l’autore dell’attentato suicida è Salman Abedi, 22 anni, britannico di origini libiche, figlio di rifugiati in fuga dal regime di Gheddafi e ora tornati nel loro Paese, che secondo le informazioni degli agenti Usa avrebbe viaggiato da Londra a Manchester in treno.

 

 

Inizialmente si era pensato a un incidente, ma ben presto le forze dell'ordine britanniche avevano affermato di stare indagando su di un attentato terroristico, almeno «fino a prova contraria». La conferma è arrivata alle 14 circa, quando l'Isis ha rivendicato l'attentato attraverso un comunicato stampa diffuso sui suoi canali media online. Si tratta del più grave attentato avvenuto nel Regno Unito dalle bombe di Londra del 2005. La rivendicazione sta però facendo discutere. Il testo del comunicato dello Stato Islamico, infatti, sostiene che non sia stato un attacco suicida, bensì condotto con una bomba comandata a distanza; il fatto che il comunicato sia stato diffuso dai canali ufficiali dell’organizzazione e non dall’agenzia Amaq suggerisce che sia stato organizzato dallo Stato Islamico e non soltanto ispirato, notano gli esperti di terrorismo. Le forze dell'ordine, però, continuano a parlare di attacco kamikaze, tant'è che pochi minuti dopo la rivendicazione si è saputo che, nel Sud-Ovest di Manchester, in Carlton Road, era in corso un'operazione di polizia. In quell'area si sospetta che vivesse l’autore dell’attacco.

manchester attentato
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(Dave Thompson/Getty Images)

Esplosione Manchester Arena
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(Peter Byrne/PA via AP)

Esplosione Manchester Arena
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(Peter Byrne/PA via AP)

Esplosione Manchester Arena
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(Peter Byrne/PA via AP)

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Due fan di Ariana Grande parlano con i giornalisti - 23 maggio 2017 (PAUL ELLIS/AFP/Getty Images)

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Un ragazzo con un bambina sulle spalle - 23 maggio 2017 (Dave Thompson/Getty Images)

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I primi mazzi di fiori lasciati in strada per l'attentato di ieri sera alla Manchester Arena (Christopher Furlong/Getty Images)

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Una bambina con una maglietta di Ariana Grande mentre una donna parla con la polizia - 23 maggio 2017 (OLI SCARFF/AFP/Getty Images)

La nottata è stata un continuo susseguirsi di notizie. A un certo punto si è temuto che nel parco antistante la Cattedrale di Manchester, che si trova poco distante dall’Arena, ci potesse essere un'altra bomba. Gli artificieri sono intervenuti e hanno fatto brillare un oggetto sospetto, fortunatamente poi rivelatosi innocuo. La "psicosi terroristica" ha ora invaso gran parte del Regno Unito, tant'è che di prima mattina, a Londra, c’è stato un allarme per un pacco sospetto alla Victoria Coach Station, la più grande stazione di bus extraurbani della città. Ma la polizia ha riferito che, dopo i controlli, si è rivelato un falso allarme. Alle 15 circa del 23 maggio, Sky News ha reso noto che la polizia di Manchester ha fatto esplodere un altro pacco sospetto in città, sebbene le informazioni al riguardo non siano state rese note.

 

https://www.youtube.com/watch?v=YojLrAT50hk

 

Nel frattempo, grazie alle testimonianze dei tantissimi presenti e ai video e alle foto, si sta cercando di ricostruire l'accaduto. La polizia di Manchester ha anche chiesto a chi fosse in possesso di file relativi ai momenti dell’attacco di mettersi in contatto con gli agenti per aiutarli con le indagini. La maggior parte dei filmati diffusi, mostrano il pubblico, per lo più ragazzi e ragazze giovanissimi, mentre cercano di fuggire dall'Arena nel caos più totale. Altri video mostrano invece i moltissimi mezzi di soccorso e della polizia arrivati nella notte davanti all’Arena. Data la vicinanza del palazzetto con la stazione dei treni Victoria, anche il traffico ferroviario da e verso Manchester è stato bloccato per 24 ore. La situazione ha chiaramente creato confusione tra le persone che avrebbero dovuto lasciare la città immediatamente dopo il concerto. Fortunatamente sono intervenuti i cittadini e gli albergatori locali, che hanno dato ospitalità a centinaia di persone rimaste coinvolte nell'attentato.

 

 

La reazione politica è stata, ovviamente, immediata. Sia Theresa May, primo ministro inglese e leader del Partito Conservatore, che Jeremy Corbyn, numero uno del Partito Laburista, hanno sospeso le rispettive attività di campagna elettorale in vista delle elezioni legislative del Regno Unito, che si terranno il prossimo 9 giugno. Anche i Liberaldemocratici e lo Scottish National Party durante la notte avevano annunciato la stessa decisione. Alle 10 ore italiane del 23 maggio si è tenuta una riunione del comitato governativo per le emergenze, ovvero il “Cabinet Office Briefing Rooms”, detto COBRA, a cui ha partecipato anche Theresa May, oltre ad Amber Rudd, Home Secretary del Regno Unito.

 

 

Mentre in queste ore, sui social network, si susseguono le manifestazioni di solidarietà verso il popolo britannico, sia da parte di normali cittadini che, soprattutto, da parte delle massime autorità dei principali Stati di tutto il mondo, una delle reazioni più attese è arrivata nella notte tra il 22 e il 23 maggio. Stiamo parlando di quella di Ariana Grande, la cantante che si è esibita fino a pochi istanti prima dell'esplosione sul palco della Manchester Arena. Su Twitter, la giovane s'è detta «distrutta» da quanto accaduto e il suo ufficio stampa, pur sottolineando il fatto che Ariana Grande sta bene, ha affermato che la cantante si trova sotto choc. Il suo entourage, la giovane pop star «è inconsolabile, nel pieno di un crollo nervoso. Non è nelle condizioni di potersi esibire per nessuno». Motivo per cui tutto il tour europeo, comprese le due date italiane di Torino e Roma, è stato sospeso.