Atterrato a Malpensa il corpo di Giuseppe Ghidotti, domani (13 aprile) arriverà a Urgnano

Il corpo di Giuseppe Ghidotti, il 28enne di Urgnano morto nell'incidente in scooter a Miami, è rientrato nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 aprile in Italia, con un aereo atterrato all'aeroporto di Malpensa.

Il rientro in Italia

Domani mattina, sabato 13 aprile, come riportato da L'Eco di Bergamo, la salma verrà composta nell'abitazione di famiglia in via San Francesco in paese, dove si è allestita la camera ardente. La data dei funerali non è ancora stata resa nota, ma presumibilmente dovrebbero tenersi lunedì o martedì prossimo nella chiesa parrocchiale. Il corteo, dopo la funzione, si dirigerà verso il cimitero, dove verrà tumulato il feretro.

In America, per seguire le varie pratiche, sono andati il fratello della vittima, Samuele, e la cugina Elena, che rientreranno oggi pomeriggio con un altro volo. Il padre Alessandro e la madre Alda, invece, sono rimasti a casa, in attesa del rimpatrio del figlio. Lo scorso venerdì, alla messa celebrata in suffragio, la chiesa non era bastata a contenere tutti presenti, dato che la famiglia era molto conosciuta a Urgnano.

Ancora grave l'altro giovane

Insieme ai due giovani erano partiti per gli Stati Uniti anche i parenti di Kevin Drago, l'altro ragazzo coinvolto nello schianto, da quel momento ricoverato all'ospedale della città della Florida, in gravi condizioni. Lo hanno raggiunto i genitori Maristella e Giancarlo, titolare della caffetteria "Encanto" in via Rimembranze, la sorella Syria, che vi lavora come barista, e la compagna.

Dalle ultime informazioni a disposizione, il 31enne sarebbe ancora in coma, è tenuto sedato e ha già subito diverse operazioni. Nonostante ciò, la sua situazione sembra non voglia migliorare. I medici li tengono costantemente aggiornati sul suo stato, ma al momento non ci sono altri interventi in programma.

Nel frattempo, la raccolta fondi per le sue spese mediche ha portato a raccogliere 3.450 euro alla messa di venerdì scorso, che si aggiungono agli oltre 27mila euro raccolti sulla piattaforma GoFundMe e a quelle organizzate nella ditta dove lavora la madre, la Midi, e quella in cui lavorava il padre, la Mcs.