Atti di vandalismo, atteggiamenti sopra le righe: Mozzo fa i conti con i giovanissimi
Nelle ultime settimane una serie di problemi all’oratorio, alle scuole medie, in piazza. I protagonisti sarebbero dei bambini e adolescenti
di Dino Ubiali
Tra marzo e aprile, Mozzo è stato oggetto di una serie di azioni di vandalismo in varie zone del paese: oratorio, scuole medie, piazza Trieste, chiesa parrocchiale. Le indagini in corso di polizia locale e carabinieri, intervenuti diverse volte in questo periodo, sembrerebbero far emergere che queste azioni siano riconducibili a gruppi diversi di bambini o adolescenti, alcune volte non residenti in paese, maschi e femmine senza distinzione.
La scuola media è stata fatta oggetto di atti di vandalismo, che hanno creato danni alle pareti e al locale caldaia, mentre in piazza Trieste è stata quasi sradicata la colonnina del defibrillatore. Da oltre un mese, all’oratorio, un piccolo gruppo, ben identificato, ha avuto dei comportamenti sopra le righe nei confronti di coetanei e gli adulti, che sono intervenuti per chiedere una moderazione negli atteggiamenti, nelle azioni e nei termini usati, sono stati sbeffeggiati.
Durante le celebrazioni della via Crucis, nel piazzale antistante la chiesa, un gruppetto si divertiva a fare caroselli ad alta voce con le candele della processione. Lunedì di Pasqua, nel pomeriggio, è stato asportato un estintore dal locale caldaia della chiesa e sparso tutto il contenuto tra il parcheggio e il vialetto a lato dell’edificio di culto. La panchina rossa in piazza Trieste è stata smontata, e i ragazzi stavano utilizzando le assi per compiere altri atti vandalici sul retro della chiesa, poi bloccati da alcuni passanti. Il vetro della bacheca sulla facciata delle chiesa è stato distrutto.
Liquidare tutto questo con il disagio legato al Covid, che stanno vivendo le giovani generazioni, è fuorviante poiché stanno emergendo alcune situazioni, che non giustificano la violenza, ma ne spiegano eventualmente le ragioni.
Attori coinvolti: i giovani, la famiglia, la scuola con il suo compito educativo, le istituzioni e le forze dell’ordine, che stanno indagando per fare piena luce sui fatti. Abbiamo chiesto all’assessore all’istruzione Chicco Plebani di indicare quali sono le possibili strade da percorrere per mettere in campo azioni e iniziative concrete in risposta a quanto accaduto. (...)