Amarezza e sconcerto anche nel basket bergamasco per la morte dell’autista del bus che trasportava i tifosi pistoiesi, aggrediti nella serata di domenica 19 ottobre lungo la superstrada Rieti-Terni, di rientro dalla partita di A2 tra Rieti e Pistoia.
Le parole di Blu Basket Bergamo: «Il basket non è questo»
«Il Gruppo Mascio Bergamo esprime il suo cordoglio per l’autista di bus ucciso e condanna ogni forma di violenza – ha pubblicato sui social il presidente di Blu Basket Bergamo, Stefano Mascio -. Il nostro primo pensiero è per la vittima e la sua famiglia. Non ci sono parole. Sono incredulo: la violenza non può fare parte del nostro sport. Il basket non è questo, anche stasera nella nostra partita a Livorno abbiamo visto volare una bottiglia in campo. Questo non lo possiamo accettare e faremo sempre la nostra parte per tenere fuori i violenti dal nostro sport».
Sconvolto dalla vicenda anche Fabrizio Carcano, addetto stampa della Blu Basket Bergamo, che sui social ha scritto: «Una tragedia che mi colpisce da vicino perché sono una persona che da sempre vive nel basket e da qualche mese ci sono tornato come ufficio stampa della Blu Basket Bergamo – Gruppo Mascio che gioca proprio in A2 con Rieti e Pistoia».
«Nelle scorse settimane ho fatto le prime due trasferte, la prima proprio a Pistoia (e nella foto vedete la volante della Polizia che ci ha scortato dal casello al palasport andata e ritorno, proprio per evitare rischi), la seconda a Rimini, e in tutti i viaggi mi sono seduto proprio al primo posto, tranquillo, sicuro, quello fatale stasera a quest’uomo – ha proseguito -. Pensare a questa tragedia toglie il fiato».
«Faccio mia una frase che mi ha appena detto il presidente Stefano Mascio: “No, il basket non è questo” – ha infine concluso -. Domenica e mercoledì ho vissuto la doppia festa del pubblico di Bergamo alla ChorusLife Arena che ha ritrovato il basket di A2 dopo tanti anni. Facendo festa, appunto, con 5000 tifosi in due sere, senza nessuna tensione. Quanto accaduto stasera vicino a Rieti rovina tutto, rovina tutto il campionato, rovina tutto il movimento».
Cosa è accaduto lungo la Rieti-Terni: l’agguato e la sassaiola
I primi momenti di tensione si erano già registrati nel corso della partita la Sebastiani di Rieti e l’Estra di Pistoia, che si è tenuta nella serata di domenica 19 ottobre al PalaSojurnerdi Rieti. Secondo le prime ricostruzioni, al termine dell’incontro il bus con una cinquantina di tifosi di Pistoia aveva lasciato il palazzetto per rientrare a casa: era stato scortato dalla polizia fino allo svincolo della superstrada Rieti-Terni, poi diventata teatro della tragedia.
I tifosi del Rieti avrebbero infatti seguito quelli toscani per alcuni chilometri lungo la statale, per almeno una decina di minuti. All’altezza dello svincolo di Contigliano è partito l’agguato: una folle sassaiola ha assalito il pullman. Un mattone sarebbe volato sul parabrezza, sfondandolo e colpendo sulla trachea il secondo autista, che sedeva proprio accanto a quello alla guida, uccidendolo.