Auto contro cervo a Ranzanico: veicolo demolito, il ragazzo alla guida sta bene
Lo schianto la sera del 15 febbraio, su uno dei tornanti che dalla parte alta del paese scende al lago di Endine
Una brutta avventura quella capitata a un giovane di Ranzanico che, nella serata di giovedì 15 febbraio scorso, mentre percorreva una strada del paese, si è scontrato con un cervo.
Il ragazzo intorno alle 18 stava percorrendo una delle vie con diversi tornanti che, dalla zona alta del comune, permettono di scendere verso il lago di Endine, dove passa la statale 42. All'improvviso, un esemplare di medie dimensioni sarebbe piombato sull'auto saltando giù da un muretto che costeggia la strada: demoliti nell'impatto la parte anteriore del veicolo e il cofano, con l'ungulato finito sul parabrezza.
Nell'urto, l'airbag si è gonfiato e il conducente ci ha sbattuto contro la faccia, rischiando anche di finire nel bosco presente a lato della strada. Nonostante il violento impatto, il ragazzo non ha riportato ferite gravi ma, oltre allo choc subito, la sua vettura è andata praticamente distrutta e si è ritrovato con circa diecimila euro di danni. Inoltre, è rimasto senza un mezzo per poter andare al lavoro. Il cervo, invece, è stato sbalzato in aria atterrando sull'asfalto e, a causa delle ferite riportate nell'incidente, è morto poco dopo.
L'attraversamento di animali in zona
L'area dove è accaduto l'episodio è nota per il fenomeno degli animali che, dagli alberi in parte alla strada, escono all'improvviso ed attraversano la carreggiata. Il rischio maggiore è soprattutto nelle ore di buio, quando anche andando a velocità moderata risulta difficile evitarli.
Non è raro che chi guida la sera si trovi davanti cervi di grosse dimensioni che, anche se illuminati dai fari ed arrestando il veicolo, non tornano subito nella boscaglia e possono rimanere immobili, spaventati per la situazione, oppure compiere scarti improvvisi.
Tempo fa dissi, in un commento all'articolo dell'incidente con un cinghiale sopra Caprino B., in cui un ragazzo ha demolito la sua auto, senza per fortuna farsi male, che era ora di cacciare questi animali che rischiano di far ammazzare qualcuno dei nostri figli e noi stessi che andiamo a lavorare. Ora un altro caso, dopo altri incidenti con cervi nei pressi del laghetto di Piangaiano o sulla strada da Lovere a Clusone o con cinghiali in tante altre strade. La Provincia, che si occupa di caccia, cosa aspetta a porre un freno alla diffusione e alla proliferazione di questi animali, liberalizzando un po' di più la caccia? Aspettano che qualcuno venga ucciso in un incidente? Chi paga le auto distrutte? Se invece di un'auto capitasse ad un motociclista, sarebbe la sua fine. È questo che vuole la Provincia di Bergamo? Dobbiamo aver paura a circolare la sera o alla martina presto, solo perchè c'è gente che preferisce la vira degli animali a quella degli esseri umani? È ora di agire, prima che sia troppo presto!