Un'intervista scuote la politica

Avvenire sdogana Beppe Grillo E destra e sinistra vanno nel panico

Avvenire sdogana Beppe Grillo E destra e sinistra vanno nel panico
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Una Pasqua da vero terremoto per la politica italiana. La Pasqua è stata quella dei negozi aperti nel più grande outlet italiano, quello di Serravalle: una scelta che ha demolito l'ultimo argine delle domeniche lavorative e iperconsumistiche. A levare invano una voce di protesta sono state solo la Chiesa, la Cgil e il Movimento 5Stelle. Così le conseguenze di quella forzatura pasquale hanno determinato la costituzione di un fronte inedito nella politica italiana: se c'era bisogno di conferme, Avvenire, il quotidiano dei vescovi, ha dissolto ogni dubbio pubblicando una lunga intervista a Beppe Grillo, firmata da Arturo Celetti e Giuseppe Mazza. Un'intervista che ha avuto l'effetto di una scossa di scala 7 nel palazzo della politica.

Terrorizzati i renziani, in assoluto panico il centrodestra. Perché se la chiesa italiana apre a Grillo a livello di vertici, a livello di base la trasmigrazione sembra sia già di massa, con effetti elettorali che è facile immaginare. Del resto Papa Francesco. che si guarda bene dal cadere nelle trappole degli schieramenti, quanto a giudizi sulla situazione del mondo è molto vicino al punto di vista dei 5stelle. È un papa che si muove con una libertà e una franchezza molto "movimentista". Se Francesco ha trovato tempo per leggere l'intervista di Grillo questa mattina non può che condividere affermazioni come queste: «C’è stata una strage della decenza. Della lealtà. Della gratitudine. Del perdono», spiega Grillo ad Avvenire. «La strage di soldi, di proprietà e di sovranità messa in atto dalle banche è stata preceduta dal massacro dei valori che si è compiuto, in Italia, nell’era del berlusconismo. Bisogna sempre tenerlo a mente, restando concentrati su quello che è successo». E poi ancora: «Noi proponiamo qualcosa che ormai è chiaramente inevitabile per redistribuire ricchezza e garantire decenza: basterebbe togliersi di dosso idee vecchie e stereotipate e guardare il mondo per quello che è». Il riferimento in questo
caso è al reddito minimo di cittadinanza, che Grillo con furbizia spiega come misura contro la cultura degli "scarti": parola chiave del pensiero di Francesco, che Francesco stesso introdotto nel lessico del nostro tempo.

Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, e artefice di questa operazione politico-giornalistica, intervistato dal Corriere ha poi attizzato altri fuochi. Alla domanda circa i temi etici che vedono Grillo su posizioni ben diverse dalla Chiesa, ha risposto dicendo che tre quarti del programma dei 5Stelle è del tutto condivisibile: una percentuale che è uguale a quello delle altre forze politiche. In sostanza Grillo è sdoganato. E se, come tutto lascia intendere, dovesse andare al governo con le prossime elezioni (non a caso il titolo dell'intervista è questo: «Noi al governo, una cosa naturale») è meglio farsi trovare pronti. Ci sono temi delicati sul tappeto, come l'8 per mille o l'Imu per gli edifici di culto. Quindi meglio parlarsi prima che trovarsi a combattere dopo.

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