Bandera annuncia le dimissioni, cade la Giunta di Almè
«Cari concittadini, con grande dispiacere vi informo che nei prossimi giorni verrà sciolto il consiglio comunale di Almè e decadrò dalla carica di Sindaco. Questo a causa della scelta fatta da tre consiglieri di maggioranza che, dimettendosi assieme alle minoranze, hanno di fatto tradito il voto degli elettori. Spiace che da tempo, e in particolare in questi mesi, si siano sottratti ad un leale confronto interno. Dimettendosi hanno dimostrano ancor di più la paura a sostenere le proprie ragioni in consiglio comunale. Una scelta che porta ad interrompere il grande lavoro fin qui svolto dall'amministrazione ad un anno e mezzo dalle elezioni. La cosa assurda è che mi accusano di essere stato troppo presente e di aver pubblicizzato sui social il lavoro svolto dall'amministrazione. Quale migliore segno di trasparenza, tenere informati i cittadini in tempo reale e di avere un sindaco a tempo pieno? Forse la preoccupazione di qualcuno era quella che informando i cittadini, questi potessero apprezzare il lavoro svolto dall'amministrazione? Ora con il commissariamento del comune si fermeranno i tantissimi progetti in corso, compresa la riqualificazione della ex cava Ghisalberti e la annessa futura casa di riposo...». Questo è il comunicato postato sul suo profilo Facebook dal sindaco di Almè, Massimo Bandera. La Giunta di Almè è caduta. Ieri, martedì 7 gennaio, sette consiglieri, di cui quattro di maggioranza hanno depositato le loro dimissioni. Colti di sorpresa i cittadini, il sindaco incassa la solidarietà della Lega, espressagli con un comunicato nelle persone del segretario nazionale Paolo Grimoldi, del responsabile federale degli enti locali Stefano Locatelli e del commissario della provincia di Bergamo, Giulio De Capitani. Ora la parola passa al commissario prefettizio.