Il caso

Bar Borsa chiuso dal questore per una settimana

La decisione in seguito ad alcuni episodi di malori per alcol che hanno coinvolto dei minori e le segnalazioni di genitori, ma i titolari protestano: «Non siamo responsabili di ciò che accade in piazza»

Bar Borsa chiuso dal questore per una settimana
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Tra la mezzanotte di venerdì 29 aprile e sabato 30 aprile è scattata la chiusura, disposta dalla Questura per 7 giorni, del Bar Borsa in Piazza Libertà: la decisione, si legge nella nota diramata, sarebbe dovuta alla constatazione di «reiterati episodi nel locale che hanno coinvolto minorenni ai quali sono state somministrate bevande alcoliche, fino a provocare in questi ultimi dei malori». Non è la prima volta che il locale è destinatario del provvedimento: nel giugno 2020, infatti, era stato disposto a causa di un maxi assembramento che si era creato all’interno e all’esterno del locale, nel periodo in cui vigevano ancora le normative sul distanziamento sociale.

In particolare, secondo quanto riportato oggi (lunedì 2 maggio) dal Corriere della Sera Bergamo, gli episodi incriminati sarebbero tre: un paio riguarderebbero minorenni che, dopo aver assunto in quantità considerevole alcolici e superalcolici, si sono sentiti male. Proprio i genitori di uno di questi, nel fine settimana scorso, avrebbero protestato con le forze dell’ordine, che hanno effettuato dei controlli al Borsa e riscontrato una serie di irregolarità. L’ultimo episodio, invece, riguarda una ragazza che avrebbe subito molestie da parte di un gruppo di giovani.

La proprietaria del bar, Pina Carta, ha però intenzione di fare ricorso contro il provvedimento e già adesso sta protestando per l’azione della Questura: «So benissimo che posso avere dei problemi gravi a servire alcolici ai minorenni – ha dichiarato al Corriere -. Loro sono convinti che dopo i sedici anni possono bere. Io li mandavo via, loro facevano delle telefonate e poi andavano in altri locali. Io posso controllare quello che succedere nel mio bar ma non posso essere responsabile di tutto quello che succede nella piazza. L’altro giorno abbiamo trovato qui davanti una bottiglia di vodka che non era nostra: sono i ragazzi a portarsi da bere».

Nell’estate del 2020 gli agenti di polizia erano stati chiamati dalla stessa titolare, preoccupata perché in piazza davanti al locale era scoppiata una rissa tra due gruppi di giovani: gli uomini delle forze dell’ordine, tuttavia, una volta dispersi i litiganti avevano voluto effettuare dei controlli ed erano state riscontrate delle irregolarità, che avevano portato alla chiusura per cinque giorni.

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