Montecitorio da ridere

Belotti, (dis)avventure da onorevole Occhio al gabbiano bombardiere

Belotti, (dis)avventure da onorevole Occhio al gabbiano bombardiere
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Roma, città mefistofelica, piena di pericoli, insidie e tentazioni. Cosa bisogna temere di più in questo luogo diabolico? La scelta è ampia: le voragini per strada, le pantegane formato nutrie del Tevere, le buche spaccacaviglie sui marciapiedi, i montoni di rifiuti sotto le finestre, gli autobus che non arrivano mai. C’è di tutto, mille pericoli, ma per gli esimi onorevoli tutto questo è niente di fronte ai gabbiani! L'onorevole, infatti, può agevolmente evitare le voragini e le buche perché viaggia in taxi o auto blu, degli autobus non gliene frega niente e nemmeno dei rifiuti, perché quelli se li trovano solo i parlamentari crostoni che stanno negli hotel delle baldracche e dei viados in zona Termini. Tutti gli altri abitano nel supercentro, dove si dice sia tutto più pulito (mah).

Di fronte ai gabbiani, però, neanche il potente onorevole può difendersi. E di gabbiani lungo il Tevere (e nelle discariche della periferia) ce ne sono parecchi. Qualcuno di questi tacchini volanti, mosso da un forte sentimento anticasta, però si è spinto fino a Piazza di Montecitorio, lo slargo davanti al Parlamento. Uno, bello grosso, è lì quasi fisso. Passeggia con un portamento regale e presuntuoso e ti guarda con un’aria da «Lei non sa chi sono io». Glielo leggi negli occhi che sta dicendo: «Cazzo hai da guardare, onorevole dei miei co....!». E quando si incazza un pennuto simile, che pesa come un tacchino ma si scarica come un rinoceronte, sono guai. Seri.

Ne sa qualcosa un deputato dell’Italia centrale, di cui omettiamo per dignità e pietà il nome, che martedì, a poche decine di metri dalla Domus della Casta (per i non avvezzi lettori di questa squallida rubrica, trattasi del postribolo di Montecitorio) è stato bombardato dall’alto da uno di questi pennuti B52 volanti. Il problema è che essendo stato colpito alla schiena non se ne è nemmeno accorto, tanto che girava gaudente e...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 10 di Bergamopost cartaceo, in edicola finogiovedì 5 luglio. In versione digitale, qui.

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