Strano caso

Bergamasco va nella sua casa in Sardegna e scopre che gli hanno rubato una stanza

Protagonista involontario della vicenda Fabiano Corti, impiegato all'Università di Bergamo. Di mezzo ci sarebbe un confinante "furbetto"

Bergamasco va nella sua casa in Sardegna e scopre che gli hanno rubato una stanza
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Ha dell'incredibile la vicenda capitata a Fabiano Corti, impiegato all'Ufficio statistica dell'Università di Bergamo: intorno alla metà di giugno, arrivando alla sua casa al mare di Porto Rotondo, si è accorto che gli era stata "rubata" una stanza. La camera da letto del piano superiore, infatti, era sparita.

La casa vacanze di famiglia

La vicenda, riportata ieri (domenica 23 luglio) da L'Eco di Bergamo, raccontata così potrebbe causare un po' di confusione, ma va inquadrata bene. Innanzitutto, l'abitazione era stata ereditata dall'uomo, residente ad Albano Sant'Alessandro, insieme ai due fratelli, dopo che la madre era recentemente scomparsa. Si tratta di un appartamento, di proprietà, che si trova al villaggio turistico "Residence Punta Asfodeli", nel paese in provincia di Olbia nella località di Rudalza. Un luogo a loro caro, dato che ci passavano le ferie da quando erano solo dei bambini. I genitori avevano deciso di comprarlo nel 1984, per cui era di famiglia a tutti gli effetti.

La stanza era sparita

Quando però Corti è arrivato a destinazione, ha capito fin da subito che qualcosa non andava: una volta aperta la porta, hanno trovato sporcizia e pezzi d'arredamento ovunque e, una volta entrati nella seconda camera da letto al piano di sopra - qui si arriva all'assurdo -, hanno scoperto che il muro era avanzato di quattro metri. In pratica, la stanza era sparita e, al suo posto, c'era ormai un corridoietto stretto. Non ci è voluto molto a capire ciò che era successo: qualcuno aveva rotto il muro entrando dall'altra parte, ricostruendolo in modo da prendere spazio per l'appartamento accanto.

Chi aveva svolto i lavori - chiaramente abusivi - era, in seguito, uscito dalla loro portafinestra che dava sul balcone, che è stata trovata ancora aperta dalla famiglia bergamasca. L'operazione illegale, secondo l'impiegato dell'Ateneo, sarebbe avvenuta durante il periodo invernale, perché il fratello c'era stato il 25 settembre dello scorso anno e non aveva notato nulla di strano.

Individuato il "sospettato"

Un caso curioso di "furto di stanza", denunciato dal proprietario alla vicina caserma dei carabinieri di Porto Rotondo, dalla quale ha dovuto fare avanti e indietro più volte. Insomma, una vacanza rovinata. I militari dell'Arma si sono messi al lavoro per capire come fosse potuto accadere un episodio del genere. Tuttavia, almeno per scoprire chi fosse il "sospettato", non si è dovuto faticare più di tanto: come riportato oggi dal Corriere della Sera, la furbata è da ricondurre a una controversia tra confinanti ed è stato individuato un soggetto, residente in Nord Italia.

Le dinamiche sono ancora da chiarire, con i carabinieri che stanno controllando documenti e mappe catastali. Sta di fatto che, per Corti, sarà difficile riavere indietro la sua stanza nel breve termine, soprattutto se si andrà per vie legali. Al momento, la questione si configurerebbe come esercizio arbitrario delle proprie ragioni a carico del vicino.

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