Truffa

Bergamasco e madre malata truffati dall’hotel di Rimini. Ma arriva un bel gesto

L’hotel di Marebello di Rimini ha accettato 500 prenotazioni, nello stesso periodo, a fronte di 40 camere disponibili. Chiedendo pure una caparra in anticipo. Il proprietario di una casa: «Gli offro una settimana di vacanza»

Bergamasco e madre malata truffati dall’hotel di Rimini. Ma arriva un bel gesto
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Non ci sarebbero solo le due famiglie di San Giovanni Bianco, tra i bergamaschi truffati dall’hotel Gobbi di Marebello di Rimini: a quanto pare, infatti, nella trappola sarebbe finito anche un altro giovane della nostra provincia, che aveva prenotato una camera per passare l’ultima vacanza con la madre, gravemente malata.

Sarebbe stato lui stesso a raccontare la sua vicenda a un altro albergatore della zona, in seguito allo sconforto di essersi trovato davanti, dopo un lungo viaggio, la struttura chiusa dai sigilli della Polizia. Aveva messo da parte circa mille euro per passare il periodo di Ferragosto nella località balneare con la donna, in sedia a rotelle, a cui i medici avrebbero dato solo un anno di vita. Purtroppo, oltre ad aver scoperto l’inganno, non avrebbe avuto neanche il denaro per permettersi un’altra vacanza e, di conseguenza, ha deciso di tornare a casa. Tuttavia ben due persone, dopo aver letto la triste storia sul Corriere Romagna, già da ieri si sono fatte avanti per offrire un soggiorno gratis al mare a madre e figlio. Dario Cerbaro, vicentino, ha infatti spiegato che dal 28 agosto il suo appartamento a Riccione sarà libero e, se lo vorranno, potranno passarci una settimana gratis. «In questi giorni abbiamo visto tante storie di persone coinvolte nella vicenda dell’hotel... Questa mi ha colpito particolarmente, nel mio piccolo provo a fare la mia parte» ha spiegato l’uomo. La stessa offerta è arrivata dal proprietario di un altro appartamento. Se il bergamasco e il genitore, di cui non si conosce ancora l’identità, leggeranno di questo slancio di generosità sui giornali, potrebbero decidere di farsi avanti e cogliere al volo la bella occasione.

Davvero una brutta faccenda, comunque, quella dell’albergo a due stelle della Riviera Romagnola: chi gestiva le richieste dei turisti avrebbe accettato circa 500 prenotazioni per lo stesso periodo, nonostante avesse a disposizione solo una quarantina di camere. Come se non bastasse, ha richiesto in anticipo il versamento di una caparra. I truffati di San Giovanni Bianco, ad esempio, hanno perso in questo modo 400 euro in totale. Le persone cadute nella rete del Gobbi – la vicenda è ancora torbida, perché a quanto sembra il proprietario della struttura si trovava a Torino e non sapeva nulla di cosa stessero facendo i gestori - si sono anche riunite in un gruppo Facebook e sulla vicenda indaga la Procura di Rimini. L’albergo è stato chiuso venerdì 12 agosto scorso, in seguito a un’ordinanza emessa dal Comune, ufficialmente per questioni amministrative e norme antincendio.

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