il bilancio della regione

A Bergamo 3416 positivi, 552 contagi in più su ieri. In Lombardia 1218 vittime

A Bergamo 3416 positivi, 552 contagi in più su ieri. In Lombardia 1218 vittime
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È un'altra giornata nera per la Lombardia e la provincia Bergamasca, in cui si continua a registrare un aumento dei contagi da Coronavirus. La Bergamasca rimane la provincia più flagellata, con 3416 persone risultate positive al Covid-19. Un aumento di 552 soggetti in più rispetto alla serata di ieri (sabato 14 marzo), in leggero aumento rispetto a quanto registrato il giorno precedente (496 unità).

Complessivamente, i dati evidenziano 13272 soggetti positivi sul territorio lombardo (1587 in più rispetto alla serata di ieri). I pazienti ricoverati sono 4898 (602 in più), a cui si devono aggiungere 757 persone in terapia intensiva (solo 25 in più). Come era purtroppo facile prevedere, le vittime hanno superato il migliaio di persone salendo a 1218. Nelle ultime 24 ore sono decedute ben 252 persone, uno dati peggiori da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria. I dati però potrebbero essere parziali, a causa delle diverse tempistiche legate all'accumulo di tamponi nei diversi laboratori di analisi.

«Si tratta di una crescita costante e non esponenziale - commenta l'assessore regionale -. Questo deve rafforzarci nella determinazione di continuare a restare in casa. I modelli matematici studiati dagli esperti, infatti, prevedevano crescite esponenziali in mancanza di misure precauzionali anti contagio. La media di crescita dei pazienti che necessitavano di essere ricoverati nelle terapie intensive era di 45 persone; solo nella giornata di ieri ne abbiamo ricoverate 75, oggi solo 25 ma non dobbiamo cantare vittoria. I dati vanno valutati nell'arco di una settimana per poterne cogliere l'andamento. I possibili risultati li vedremo alla fine della prossima settimana».

L'assessore Gallera ha annunciato l'arrivo in Lombardia di 90 ventilatori polmonari dalla Protezione civile nazionale, che ne dovrebbe consegnare ulteriori 126 nei prossimi giorni, e la creazione di ulteriori 20 posti per la rianimazione al Papa Giovanni XXIII. Inoltre, il presidente Fontana ha fatto sapere che l’Inter ha comunicato alla Regione di aver messo a disposizione dei sanitari dell’ospedale di Bergamo 65mila mascherine. «Recuperare posti letto per la terapia intensiva è l'aspetto che ci preoccupa maggiormente. Alcuni ospedali sono allo stremo; per questa ragione dopo i 91 pazienti trasferiti ieri (sabato 14 marzo), oggi ne abbiamo trasferiti ulteriori 60. Di questi, 15 provengono dagli ospedali di Alzano e Seriate e 17 dal Papa Giovanni. Dall'inizio dell'emergenza abbiamo raggiunto 1200 posti letti per la terapia intensiva (con un aumento dell'80 per cento), destinandone 924 ai pazienti Covid, recuperando margine rispetto ai numeri assai risicati di ieri che ci facevano temere di non poter più curare quanti ne avessero avuto bisogno».

Fondamentale sarà però riuscire non soltanto a ricavare posti letto, ma anche trovare macchinari e, soprattutto, personale qualificato in grado di assistere e curare i malati. «Ad oggi abbiamo ricevuto  1900 domande - spiega Gallera -. Ne abbiamo selezionate 832. L'appello che faccio ai tanti che si candidano è di avere la consapevolezza, la voglia, la forza e il coraggio di darci una mano in un momento critico. In diversi casi, purtroppo, qualcuno che si è presentato non ha poi preso servizio».

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