la mobilità del futuro

Bergamo punta forte sui monopattini elettrici: varato il bando per il servizio in sharing

La scadenza per presentare le offerte è fissata al 15 giugno. Il Comune punta a rendere attivo il servizio entro luglio. Ecco come dovrebbe funzionare

Bergamo punta forte sui monopattini elettrici: varato il bando per il servizio in sharing
Pubblicato:
Aggiornato:

di Federico Rota

Con l’avvio della “fase 2” ogni città sta cercando soluzioni alternative che consentano alle persone di spostarsi senza dover utilizzare la propria automobile, con conseguenze ben immaginabili per l’inquinamento e il traffico cittadino. A Bergamo l’ultima novità sul versante del cambiamento della mobilità urbana potrebbe essere rappresentata dall’utilizzo dei monopattini elettrici in sharing. La Giunta ha infatti approvato ieri (giovedì 21 maggio) la delibera con la quale è stato predisposto il bando per individuare i potenziali soggetti interessati a gestirne il servizio in città.

L'assessore alla Mobilità Stefano Zenoni

«Si tratta di una manifestazione d’interesse senza contributo da parte del Comune - spiega l’assessore alla mobilità Stefano Zenoni -. Dalle interlocuzioni che abbiamo avuto con diversi privati è emerso l’interesse a operare in città. Il bando prevede che la concessione della licenza venga data ad un massimo di due operatori. Inoltre, abbiamo posto per ciascuno dei due potenziali operatori un numero minimo di 200 monopattini e un massimo di 700. Quindi, se gli operatori fossero due avremmo un range che va da 400 a 1400 monopattini per la città. Ogni operatore comunque avrà una certa flessibilità e potrà variare il numero massimo di monopattini anche a seconda della stagione, del periodo dell’anno più o meno turistico, o dell’effettivo gradimento che il servizio riscuoterà».

Nel prossimo futuro si potranno noleggiare i monopattini elettrici per spostarsi nel centro e nell’immediata periferia di Bergamo. L’area di copertura minima del servizio sarà di 14 chilometri quadrati, pari a circa la superficie che attualmente è servita dal servizio di bike-sharing BiGi. «All’interno di questo perimetro, che le società potranno disegnare a loro piacimento, abbiamo però messo dei punti di passaggio obbligatori come la stazione, il Comune, la funicolare, l’ospedale e Città Alta – precisa l’assessore -. Inoltre, per il calcolo dei punteggi abbiamo inserito una forte premialità per ogni chilometro quadrato aggiuntivo che verrà proposto dai privati, in modo tale da incentivare i futuri operatori a proporre un perimetro più ampio possibile. Se una società arrivasse a disegnare un perimetro di circa 25 chilometri quadrati si potrebbero coprire quasi tutti i quartieri della città».

Tra gli ulteriori criteri qualitativi che Palazzo Frizzoni valuterà nella concessione delle licenze i più rilevanti sono: la presenza del privato in altre città, la messa a disposizione del Comune di un portale che consenta di conoscere gli spostamenti dei mezzi per elaborare un’analisi dei flussi, la qualità dei mezzi proposti (ad esempio con un’autonomia superiore ai 20 chilometri), o la possibilità di proporre ai clienti tariffe in abbonamento. Per quanto riguarda il capitolo relativo alla circolazione in Città Alta il bando è chiaro: non sarà possibile circolare e sostare con i mezzi nelle strade interne, ma soltanto sull’anello delle Mura e fino a Colle Aperto. «La pavimentazione delle strade come la Corsarola non è adatta alla circolazione di questi mezzi e, soprattutto, sono strade strette e già molto frequentate. Chi parteciperà al bando dovrà garantire la copertura di Sant’Agostino, Colle Aperto e viale delle Mura».

La scadenza per presentare le offerte è fissata al 15 giugno. Da questa data il Comune avrà 30 giorni di tempo per concedere la licenza e alla società saranno concessi ulteriori 30 giorni per mettere a disposizione la flotta completa.

Seguici sui nostri canali