Bergamo saluta il nuovo questore Stanislao Schimera: «Onorato di far parte di questa comunità»
Si è insediato oggi in via Noli, subentrando a Maurizio Auriemma. «Colpito dalle immagini dei camion con i feretri. Qui al servizio della gente; controlli per educare i cittadini, non colpirli»
di Federico Rota
Mettersi al servizio della comunità ed effettuare controlli non per colpire i cittadini, se non nelle situazioni in cui in cui è imprescindibile, bensì «per educare la cittadinanza». Sono queste, in sintesi, le linee guida che orienteranno il rapporto tra la Polizia e i bergamaschi, promosse dal nuovo questore di Bergamo Stanislao Schimera. Originario di Brindisi, classe 1960, si è insediato oggi (lunedì 10 gennaio) in via Noli, subentrando a Maurizio Auriemma, trasferitosi a Firenze.
«Sono molto contento di essere entrato a far parte della comunità bergamasca – ha sottolineato il neo questore, arrivato ieri in città e che in queste ore sta incontrando le autorità -, metterò a disposizione tutta l’esperienza maturata sul campo. Come ho spiegato ai miei collaboratori mi aspetto di lavorare con serenità, siamo mossi da un grande spirito di servizio. Siamo stati tutti colpiti e condizionati da questa emergenza, noi cercheremo di fare la nostra parte. Devo riconoscere i meriti dell’azione del mio predecessore, al quale auguro buon lavoro. Continueremo sulla linea che è stata tracciata».
Stanislao Schimera è sposato con Antonella e ha due figli, Sara di 14 anni e Giuseppe di 25 anni. Laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti ha vinto nel 1985 il concorso per vicecommissario della Polizia di Stato e ha avuto come prima assegnazione il III reparto Mobile di Milano. Proprio in qualità di giovane funzionario del reparto Mobile milanese, il nuovo questore aveva già avuto modo di conoscere parte della città, durante i servizi di ordine pubblico in occasione delle partite casalinghe dell’Atalanta.
Prima di arrivare a Bergamo ha ricoperto l’incarico di direttore della IX zona della Polizia di frontiera di “Puglia, Abruzzo e Molise”, dal 2019 al 2021, e in precedenza è stato anche questore di Matera e Taranto. «Come tutti gli italiani, anche io sono stato colpito nel vedere le immagini con i camion con i feretri delle vittime del Covid. Essere in una città importante come Bergamo non è solo un onore, ma anche fonte di grande responsabilità. Un onere che ho la fortuna di condividere con una squadra di collaboratori validissimi».
In quasi 38 anni di carriera il neoquestore ha ricoperto diversi incarichi e maturato numerose esperienze, soprattutto nel campo investigativo. Digos, Squadra Mobile, Nucleo prevenzione crimine sono alcune delle attività che lo hanno visto in prima linea, impegnato anche nella lotta al crimine organizzato.
«Ritengo che la figura del poliziotto sia indispensabile nell’alveo della struttura della società – conclude Stanislao Schimera -. Siamo al servizio delle persone e ci metteremo completamente a loro disposizione. È questo il messaggio che voglio inviare a tutti i bergamaschi: laddove ce ne fosse bisogno, noi ci siamo».