«La classe media della santità»

Il nuovo bestseller porta la firma nientemeno che di papa Francesco

Il nuovo bestseller porta la firma nientemeno che di papa Francesco
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Nelle classifiche di vendite librarie di questa settimana c’è un dominatore assoluto, che ha conquistato il primo e il quarto posto, per di più con lo stesso libro. Di una prodezza così poteva esser capace soltanto un papa. La nuova Esortazione Apostolica, con tanto di titolo in latino Gaudete et exsultate, è uscita lo scorso 9 aprile, e come sempre accade per i testi papali vige una sorta di open source editoriale: non c’è un monopolista. Questo spiega perché con lo stesso testo, ma di editori diversi, papa Francesco possa occupare due posti in classifica.

 

 

Il video trailer. Tra l’altro per la prima volta il Vaticano ha realizzato un video-spot per un documento pontificio. Un filmato, creato dai media della Santa Sede, che, mostrando scene di vita ma anche di drammi quotidiani, ricorda quella «chiamata della santità nel mondo contemporaneo» a cui è dedicato il testo del Pontefice. «Sei uno di quelli che non si accontentano di un'esistenza mediocre? Papa Francesco ha scritto una lunga lettera per quelli che, come te, vivono i rischi, le sfide e le opportunità di oggi. Che crescono i propri figli con amore. Che lavorano tanto per riuscire a mettere il cibo in tavola», recita il messaggio in apertura del video. L’ultima immagine è quella del Papa che dalla finestra del Palazzo apostolico esorta a «non aver paura della santità».

«Non abbiate paura della santità». È questo infatti il tema del testo di Francesco, un tema che evidentemente ha fatto breccia nella testa di tante persone normali che si sono affrettate a procurarsi il libro. La santità infatti appare una dimensione lontana, irraggiungibile. E quasi ci scoraggia nel paragone. Molte volte si pensa che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per dedicare molto tempo alla preghiera. Francesco invece con questo libro vuole liberare l’idea di santità da un esclusivismo e da una patina di eccezionalità. La santità, al contrario si nutre, «mediante piccoli gesti. Per esempio: una signora va al mercato a fare la spesa, incontra una vicina e inizia a parlare, e vengono le critiche. Ma questa donna dice dentro di sé: “No, non parlerò male di nessuno”. Questo è un passo verso la santità. Poi, a casa, suo figlio le chiede di parlare delle sue fantasie e, anche se è stanca, si siede accanto a lui e ascolta con pazienza e affetto. Ecco un’altra offerta che santifica...».

 

 

La classe media della santità. Francesco con questa Esortazione sdogana una categoria tenuta troppo in posizione marginale. È quella che lui definisce “classe media della santità”. Eccone il ritratto nelle sue parole: «Io vedo la santità nel popolo di Dio paziente: una donna che fa crescere i figli, un uomo che lavora per portare a casa il pane, gli ammalati, i preti anziani che hanno tante ferite ma che hanno il sorriso perché hanno servito il Signore, le suore che lavorano tanto e che vivono una santità nascosta. Questa per me è la santità comune. La santità io la associo spesso alla pazienza: non solo la pazienza come hypomonē, il farsi carico degli avvenimenti e delle circostanze della vita, ma anche come costanza nell’andare avanti, giorno per giorno». Un testo così è per definizione un testo per tutti. Non è una sorpresa quindi che sia anche il più venduto.

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