In via Carducci

Beve troppo per una scommessa col barista: sospesa la licenza del pub. La replica del titolare: «Non è andata così»

Una 19enne portata in ospedale. Sanzionato il titolare dell’Esport Palace

Beve troppo per una scommessa col barista: sospesa la licenza del pub. La replica del titolare: «Non è andata così»
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Una 19enne trasportata alle Gavazzeni in codice giallo per intossicazione alcolica dopo aver bevuto troppo per una scommessa fatta col gestore del bar. Questo uno dei motivi per cui oggi, venerdì 6 marzo, il Questore di Bergamo ha sospeso per 10 giorni la licenza dell’Esport Palace, bar e pub in via Carducci. Il titolare, sanzionato, è un 40enne nato a Monza.

Interventi del 1° marzo. Il provvedimento è stato adottato a seguito degli interventi effettuati  nella notte del 1° marzo, poco dopo la mezzanotte, da parte di più pattuglie della Questura. A parte l’episodio della ragazza intossicata, nel locale sono stati sottratti portafoglio e cellulare a due giovani, reato per il quale è stato deferito un 20enne nato a Bergamo. Anche una delle due clienti derubate, minorenne, è stata poi soccorsa e trasportata al Papa Giovanni XXIII per intossicazione alcolica: aveva bevuto troppo all’interno del bar, dove veniva tra l’altro fatto servizio al bancone in violazione delle disposizioni anti Coronavirus.

La replica del titolare. Il titolare chiede al Questore di poter rivalutare la decisione presa: ha presentato una memoria, in questo senso, di cui riportiamo gli estratti più salienti.

«Per quanto riguarda i fatti del 29 febbraio, abbiamo prova documentale dalle telecamere di sicurezza che dimostrano evidentemente che per quanto riguarda la prima ragazza che si è sentita male assolutamente nessuno l’ha mai forzata a bere, né tantomeno ha scommesso alcunché».

«La ragazza è una cliente abituale del locale che tende spesso ad alzare il gomito e ne fa spesso scherzo con i nostri dipendenti che possono testimoniare la cosa. Addirittura, la ragazza in un messaggio audio (che possiamo fornire) si lamentava che i nostri cocktail erano troppo leggeri».

«Mentre l’ambulanza e gli agenti con il supporto di mio fratello, sfruttando la distrazione di alcune ragazze che stavano osservando quello che succedeva all’esterno, un ragazzo sottraeva da due borse appoggiate su delle sedie, cellulari e portagli sfruttando sempre la distrazione per dileguarsi. Poco dopo le ragazze che hanno subito il furto avvisavano prontamente gli agenti che erano ancora all’esterno della mancanza dei cellulari e portafogli».

«Per tutta la serata il servizio è stato fatto ai tavoli sconsigliando alla clientela di avvicinarsi al bancone. Il personale ha fatto il possibile, nei limiti di legge, per evitare afflusso al bancone informando continuamente dei rischi legati al periodo corrente».

«Considerando di non aver mai arrecato disturbo alla quiete pubblica, di non aver mai avuto ammonimenti, di aver allegato prove a nostra discolpa e di aver già introdotto nel locale misure aggiuntive di sicurezza e di sensibilizzazione contro l’abuso di alcool chiedo al Questore di poter rivalutare la decisione presa anche in virtù della forte crisi economica che la nostra regione sta passando».

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