Per scagionarsi inventa il furto dell'auto: bracconiere denunciato per simulazione di reato
L'uomo, 51 anni, è stato denunciato sia per l’attività di bracconaggio, punita con l’ammenda da 774 a 2.000 euro, sia per simulazione di reato, punita con la reclusione da 1 a 3 anni
Ha cercato di fuggire a piedi, abbandonando attrezzatura, reti da uccellagione e prede nei boschi, oltre alla sua automobile parcheggiata a bordo strada. L’uomo però è stato chiamato al telefono dalle forze dell’ordine, che nel frattempo erano risalite al proprietario del veicolo abbandonato, e per scagionarsi si è inventato che l’auto gli era stata rubata e che ne aveva denunciato il furto. Una sfilza di bugie che sono costate ad un bracconiere di Zogno anche una denuncia per simulazione di reato.
L’episodio risale alla scorsa settimana. P. M., 51 anni, era stato sorpreso dai carabinieri forestali di Sedrina nei boschi di Poscante, una frazione di Zogno, mentre effettuava attività di bracconaggio con reti da uccellagione di circa 50 metri quadrati. L’uomo alla vista dei militari era fuggito, ma questi avevano notato l’automobile abbandonata con all’interno un esemplare di merlo, presumibilmente appena catturato.
I successivi accertamenti hanno consentito ai carabinieri forestali e a quelli di Zogno di identificare l’intestatario dell’autoveicolo, che era lo stesso bracconiere. Il cinquantunenne, di conseguenza, è stato denunciato sia per l’attività di bracconaggio, punita con l’ammenda da 774 a 2.000 euro, sia per simulazione di reato, punita con la reclusione da 1 a 3 anni, avendo denunciato falsamente il furto del proprio veicolo.