Brebemi corre ai ripari con un aumento di capitale di oltre 22 milioni di euro
La delibera è stata votata all'unanimità dall’assemblea straordinaria dei soci. Intesa Sanpaolo, prima azionista, non ha partecipato. Le perdite restano elevate (oltre 37 milioni nel 2018)
di Federico Rota
Via libera da parte dell’assemblea degli azionisti all’aumento di capitale per la società che gestisce la A35, l’autostrada meglio nota come Brebemi che collega direttamente Brescia con Milano.
Nella giornata di mercoledì 15 gennaio, la riunione straordinaria dei soci della società di Progetto Brebemi ha deliberato all’unanimità l’aumento del capitale sociale per un valore di 22.230.078 euro. L’infrastruttura, attiva dal 23 luglio del 2014, ha un’estensione di circa 62 chilometri, e già in passato la gestione si era trovata davanti a carenze di capitale.
Il bilancio del 2018 si era infatti chiuso con una perdita netta dell’esercizio di circa 37,2 milioni di euro, nonostante il trend relativo ai ricavi della gestione autostradale fosse in crescita del 26,4 per cento. Un dato, questo, attribuibile principalmente all’entrata in esercizio del collegamento di interconnessione tra la A35 e l’Autostrada A4, avvenuto il 13 novembre del 2017. La situazione di perdita finanziaria si è però ripresentata e, per questa ragione, Brebemi è dovuta intervenire, provvedendo a rafforzare nel suo complesso la patrimonializzazione societaria.
Sempre a margine dell’assemblea, i principali azionisti hanno inoltre sottoscritto l’emissione di ulteriori 80 milioni di euro di strumenti finanziari partecipativi (SFP), convertendo i crediti vantati dagli stessi fino al 30 novembre 2019 (e che quindi non saranno pagati in contanti dai soci). È stato così perfezionato l’accordo con i soci costruttori sottoscritto l’8 novembre del 2019, allo scopo di dare un nuovo impulso alla società. C’è da registrare che, nonostante le difficoltà finanziare, Brebemi continua a registrare incrementi di traffico.
Al momento, Intesa Sanpaolo (prima azionista di Brebemi) non sembra però intenzionata a partecipare all’aumento di capitale dopo essere corsa in auto della società già lo scorso autunno. In quell’occasione, l’istituto di credito aveva rinegoziato il debito contratto dalla società in occasione della costruzione del tratto autostradale.