Brusca impennata dei ricoverati per Covid nell’ultima settimana: più 109
La pressione sugli ospedali inizia a diventare importante, spiegano da Ats Bergamo
I pazienti Covid ricoverati nelle strutture ospedaliere bergamasca hanno fatto registrare una brusca impennata nella settimana dal 28 febbraio al 6 marzo: siamo a quota 392, cioè 109 in più rispetto a fine febbraio, con un 12 per cento in Rianimazione. E pensare che gennaio aveva fatto ben sperare, con un calo di 52 ricoverati rispetto a dicembre. Ma le varianti che già hanno causato problemi negli altri Paesi europei sono diventate preponderanti anche qui.
Il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi, interpellato sulla situazione degli ospedali bergamaschi, ha spiegato ieri a Bergamo Tv: «La pressione sugli ospedali inizia a diventare importante, soprattutto con i pazienti che arrivano da fuori provincia. I nostri ospedali, su una scala da 1 a 5, sono sul livello 3, un livello intermedio che comincia a essere impegnativo. Siamo messi meglio rispetto a Milano e Brescia, ma bisogna essere attenti».
La Regione, visti i numeri in aumento, ha chiesto alle strutture ospedaliere di adeguarsi al livello 4: bisogna mettere a disposizione nuovi posti per fronteggiare l’avanzata del Covid. Ciò che preoccupa di più sono le Terapie intensive, considerata anche la saturazione di posti letto nel Bresciano.
Per rispondere a questa esigenza è stato poi annunciato che da lunedì prossimo (8 marzo) il Papa Giovanni XXIII procederà a una riduzione delle attività di sala operatoria, con conseguente riadeguamento dei posti letto nei diversi ambiti chirurgici per far fronte all’aumento di ricoveri di malati Covid.