Brutalità alla partita di calcio: papà prende a calci un dirigente in carrozzina
Ferito l’ex calciatore professionista Stefano Turchi, malato di Sla, che ha sporto denuncia. In campo c’erano gli Under 17 di Brusaporto e Uesse Sarnico
Gli episodi di violenza negli incontri di calcio giovanile si stanno ripetendo in maniera preoccupante. Domenica 2 aprile, ad Albano Sant’Alessandro, è accaduto anche peggio di quanto riferito dalle cronache nelle settimane passate, come riferisce L’Eco di Bergamo: ad essere ferito un dirigente del Brusaporto, l’ex calciatore professionista Stefano Turchi, malato di Sla e in carrozzina, che ha presentato denuncia contro il papà di un giocatore della squadra avversaria, la Uesse Sarnico. Si giocava per il campionato Under 17.
Al termine della gara, si legge nella denuncia depositata dai carabinieri, il genitore in questione ha aggredito con calci e pugni Turchi, pistoiese, classe 1969 e residente in Val Calepio. L’ex giocatore professionista - protagonista della promozione in Serie A dell’Ancona nel 1991 – è stato medicato dalle ferite al Bolognini di Seriate. La Tac ha rilevato anche un trauma cranico.
L’aggravante del caso è, ovviamente, lo stato di salute di Turchi: dal 2007 è affetto da Sclerosi laterale amiotrofica, una malattia neurodegenerativa che ha colpito diversi giocatori italiani. Riesce a stare in piedi solo per pochi minuti, aggrappandosi a un sostegno.
La partita di domenica, poi terminata 1 a 1, era molto tesa: le due squadre erano in vetta alla classifica a pari punti. Alla fine del primo tempo un giocatore del Sarnico si è sentito male e ha chiesto all’allenatore di essere sostituito. Il padre del ragazzo, secondo quanto raccontata da Turchi, ha preso l’auto ed è entrato nell’area riservata alle società per far salire il figlio. Ma il ragazzo si è ripreso e ha deciso di restare in panchina con i compagni.
Il papà, però, è rimasto con l’auto nell’area riservata, dietro a una porta, nella zona dove di solito sta Turchi, a causa dei suoi problemi di salute. Entrambi sono rimasti aggrappati alla rete di recinzione, ma a un certo punto il papà avrebbe cominciato a scaldarsi e a lanciare qualche insulto verso il campo.
A quel punto Turchi avrebbe tentato di calmare il genitore arrabbiato, ricevendo però una risposta fisica. Non in condizione di difendersi, finito a terra, sarebbe stato aggredito con calci e pugni dal papà incollerito. Che si sarebbe sfogato anche contro l’auto di Turchi. Numerosi i testimoni, pare.
Con due comunicati simili, le società si sono dissociate da quanto accaduto.