di Federico Rota
A circa un mese e mezzo dall’esplosione dell’epidemia, i decessi a Bergamo tornano a calare e si attestano su livelli precedenti all’esplosione della bomba Covid-19. Ieri (giovedì 16 aprile) in città ne sono stati registrati 6 e lo stesso giorno del 2019 erano stati 5.
🔴🔴Aggiornamento: a #Bergamo (121mila ab) dall’1/3 al 12/4 sono deceduti 795 residenti, 626 più della media – nello stesso periodo – dei dieci anni precedenti.
L’aumento è del 370%.
I decessi ufficialmente ricondotti a Covid-19 sono stati 272, gli unici sottoposti a tampone.— Giorgio Gori (@giorgio_gori) April 15, 2020
A darne notizia è l’edizione odierna del Corriere Bergamo, evidenziando come lo Stato civile del Comune di Bergamo non vedesse numeri così bassi dal 6 marzo scorso, data in cui il numero di morti aveva subito un’improvvisa impennata in tutta la Bergamasca. Complessivamente, come ricordato su Twitter dallo stesso sindaco Giorgio Gori, tra il 1 marzo e il 12 aprile sono stati 795 i decessi di residenti a Bergamo: 626 in più della media – nello stesso periodo – dei dieci anni precedenti, con un aumento del 370 per cento (i decessi ufficialmente ricondotti a Covid-19 perchè sottoposti a tampone sono stati 272).
Una riduzione che fa ben sperare, segnale di un maggiore contenimento dell’avanzata del virus. Interpellato al riguardo, l’assessore ai Servizi demografici e cimiteriali del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni, ha sottolineato che servono almeno cinque giorni perché un dato si assesti, ma che le cifre ora sono rassicuranti: da lunedì i decessi oscillavano tra i 10 e i 13, ieri (16 aprile) si sono dimezzati.
Questo calo nel numero dei decessi alleggerisce, inoltre, la pressione cui è stato sottoposto il cimitero Monumentale, dove in passato si sono toccate punte anche di 40 salme ospitate in attesa della cremazione. Complessivamente, sono invece 32 i deceduti in provincia nella giornata di ieri, portando il totale ufficiale delle vittime ufficiali per Covid nel nostra territorio a 2812.