Ne ha parlato anche la stampa nazionale

Il cartello del Duce dal panettiere? Tutti stanno con Giovanni Ferrari

Il cartello del Duce dal panettiere? Tutti stanno con Giovanni Ferrari
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Da una decina di giorni, tra chiacchiere di carnevale, rosette fragranti e morbidi filoni, è spuntato anche un singolare cartello nella vetrina del panificio Di Sana, in piazza Libertà. «Rispettate il pane. Sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio», recita la scritta. Una citazione di Benito Mussolini che ha indignato parecchi e ha fatto trasalire il presidente Anpi bergamasco Mauro Magistrati.

 

[Il titolare Giovanni Ferrari con Ignazio La Russa]

 

Per la storica panetteria, che da quarant’anni sforna pane fresco a un passo da villa Grumelli Pedrocca, è stata una settimana non facile. Il titolare Giovanni Ferrari, tacciato di «aver inneggiato al fascismo offendendo la storia della Resistenza», ha così voluto giustificare la sua ardita trovata una volta per tutte: «Lo ripeto sperando di fermare polemiche assurde. Ho visto questo cartello a uno dei tanti mercatini di Natale in Trentino. Visto che è inerente al mio lavoro e ha un contenuto condivisibile da tutti, penso, l'ho acquistato. Poteva essere firmato Stalin, Tito, Mao, dal diavolo stesso, non me ne sarebbe fregato niente. Solo il contenuto per me era importante, il resto optional. L'ho proprio acquistato per esporlo appena smontata la vetrina di Natale. Non pensavo che la mente umana fosse tanto complicata da dare interpretazioni tanto assurde. Quindi ripeto, niente ideologie politiche nascoste, solo definizione giusta del nostro lavoro duro e difficile. Che solo una grande passione ci appartiene. A me e a tutti i panificatori fornai d'Italia».

Parole che hanno immediatamente trovato la solidarietà di parecchi cittadini sulla pagina Facebook "Sei di Stezzano se dici ciò che pensi": «Il contenuto è molto bello, non guardiamo chi l’ha scritto», scrive P. M. sulla pagina social. «Il pane si rispetta, poco cambia chi l'ha detto. Non è passato molto da quando, a un ragazzo che mi chiedeva qualcosa da mangiare, offrii un bel pane appena acquistato. Il tempo di allontanarmi e lo vidi gettarlo in un cestino dell'immondizia. Credo che in Pietra Ligure mi abbiano sentito tutti mentre gliene dicevo di tutti i colori», commenta L. V. «Frase bellissima e piena di significato… indipendentemente da chi l'abbia scritta», conferma F. N. Anche R. S. difende Ferrari: «Come disse Einstein ci sono due cose che sono infinite: l’universo e l’ignoranza. Sei il miglior panettiere di Stezzano per me e hai...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 39 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 28 febbraio. In versione digitale, qui.

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