Celadina, gazebo della Lega per chiedere più medici di base: tre militanti aggrediti a bastonate
Una donna è stata colpita alla mano, un'altra con un pugno sullo zigomo e un uomo ferito sotto l'occhio. Sono stati portati ad Alzano
Tre militanti della Lega di Gorle, due donne e un uomo, sono stati aggrediti questa mattina (sabato 19 marzo), intorno alle 10, alla Celadina da un uomo mentre erano impegnati nell’attività di raccolta firme per chiedere al Governo di aumentare il numero di medici di base in Lombardia.
Pare che l’aggressore, sulla cinquantina, non sia nuovo a episodi di questo genere, ma che in passato si sia reso protagonista di altri episodi molesti o violenti commessi ai danni di chi abita o transita per il quartiere. A suo carico ci sarebbero svariate denunce (compresa quella odierna).
Dalle prime informazioni raccolte da alcuni testimoni presenti, l'uomo si sarebbe avvicinato al gazebo allestito in via Dante Alighieri, nelle vicinanze dell’edicola al confine con Bergamo, e avrebbe afferrato un cartellone con l’immagine di Matteo Salvini, scaraventandola in strada. I militanti, per evitare che la situazione degenerasse, non avrebbero reagito, ma l’uomo sarebbe tornato in un secondo momento, aggredendoli a bastonate.
Una signora è stata colpita alla mano, mentre l’uomo, 67 anni, ha ricevuto una bastonata sotto l’occhio che gli ha provocato una ferita di 4 centimetri che è stata suturata. La terza vittima dell’aggressione è una donna, moglie dell’uomo malmenato, a sua volta colpita con un pugno allo zigomo. I tre sono stati portati all’ospedale ad Alzano Lombardo per effettuare ulteriori accertamenti.
L’episodio è stato denunciato dal referente provinciale del Carroccio, Cristian Invernizzi. «Appena ho saputo dell’aggressione ho contattati i tre militanti per portare loro i miei auguri di pronta guarigione e la mia solidarietà, insieme a quella di tutta la Lega di Bergamo – commenta -. I nostri militanti hanno dovuto ricorrere a cure ospedaliere».
«Ringrazio le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute in soccorso – aggiunge Invernizzi -. Ci auguriamo che simili fatti non si ripetano più sul nostro territorio, con la sicurezza che deve tornare ad essere una priorità per tutti. Da quanto sappiamo infatti, questa persona si è resa già protagonista di altri diciassette episodi simili; è un pericolo per tutta la comunità. Chiediamo pertanto a chi di competenza di attivarsi il prima possibile per bloccare questa situazione e scongiurare altri fatti del genere. Inoltre, chiederò personalmente al questore di Bergamo un incontro per chiarire la dinamica e per ribadire la nostra disponibilità a collaborare sul tema sicurezza, al fine di evitare queste situazioni spiacevoli per tutti i nostri cittadini».