C'era una volta una Azzano viva Ma in due anni hanno chiuso tanti
A metà degli anni Ottanta, Azzano era una delle mete più gettonate per chi cercava casa. Situato a pochi passi da Bergamo, era considerato un paese a misura d'uomo, ricco di servizi e botteghe di vicinato. Piazza IV novembre brulicava di gente che si fermava a guardare le vetrine sotto i portici. C'era chi si recava in centro per fare due chiacchiere con il compianto gioielliere Marco Rossi o per acquistare il giornale all'edicola dell'ex calciatore Angelo Volpato. C'era chi andava a far sviluppare le foto da Tiziano Previtali (poi trasferitosi in via Roma e ora in pensione) o chi aveva problemi col televisore e allora cercava consigli al negozio di elettrodomestici del signor Carrara. La profumeria accanto al Caffè del Viale, invece, affascinava le adolescenti, sempre alla ricerca di quel «Malizia profumo d’Intesa» tanto pubblicizzato all'epoca sulle prime tv commerciali. Al posto della farmacia c’era un negozio di alimentari, piccolo ma ben rifornito.
Lo scenario oggi è un po’ cambiato. Già a fine 2016 gli azzanesi hanno dovuto dire addio all’edicola in piazza, che nel frattempo era passata in gestione a Nadia Reggio e Alessandro Locatelli. Ora l’unico chiosco in attività resta quello di via papa Giovanni XXIII, aperto solo dalle 7 alle 13. Anche Eros Parimbelli ha chiuso il suo bar a pochi passi dal municipio dopo vent’anni di lavoro. Il nuovo bistrot che ha preso il suo posto un anno e mezzo fa, però, è durato poco: da quest’estate la serranda è di nuovo abbassata.
Negli ultimi due anni il paese ha dovuto fare i conti con la chiusura di una quindicina di negozi, e non solo in piazza. L’ex pasticceria Claudio di via Roma è diventato un bar gestito da cinesi. La strada a senso unico che...