C'erano una volta solo gli asini Adesso invece volano le pecore

Gli asini che volano non esistono, ma le pecore sì. Almeno nel quartiere Satellite di Pioltello. Chissà cosa avrà pensato l’operatore della Polizia Locale quando, giovedì scorso, ha ricevuto la chiamata dai residenti di uno dei palazzoni di via Cilea: «Una pecora è caduta dal terrazzo». Forse che si trattasse di un brutto scherzo, sicuramente di una bufala, giusto per restare in tema di animali. Eppure il fatto è realmente accaduto e la vicenda ha contorni davvero incredibili. Ricostruire gli avvenimenti non è facile, quindi è meglio partire dalle poche certezze: gli agenti della Locale hanno lasciato il condominio con al guinzaglio due ovini, che sono stati caricati su un furgoncino dell’Ats di Segrate e portati in un luogo più consono per loro. Perché la particolarità sta nel dove questi due animali siano stati recuperati, ossia su un terrazzo al nono piano. Una situazione di difficile gestione per gli agenti stessi, visto che gli animali sembra non appartenessero a nessuno. A complicare la vicenda, inoltre, il fatto che l’appartamento risultasse di proprietà di un uomo agli arresti a San Vittore e quindi con un alibi di ferro sulla realizzazione di un ovile domestico non autorizzato. Le due pecore erano prive di contrassegno identificativo che definisse la provenienza dei capi. Qualche indicazione in più gli agenti della Locale l’hanno avuta sugli acquirenti, individuati dai condòmini che li avrebbero visti trasportare le bestie all’interno del complesso del Satellite. Tre bestie, non due. E qui il «mito» rischia di diventare «leggenda». Perché sulla terza pecora il mistero è fitto e le voci che si rincorrono tra i meandri del quartiere sono diverse e di vario genere.
Infatti c’è chi mormora che la pecora sia stata sgozzata nel cortile, ipotesi avvalorata dalla presenza di macchie di sangue sul cemento della pavimentazione, ma che si scontra con la tradizione musulmana che impedisce l’uccisione dell’animale prima della preghiera nel giorno della Festa del sacrificio (celebrazione che si sarebbe tenuta l’indomani, ndr). Così prende forma una seconda, incredibile, ipotesi. Quella dell’ovino «volante». C’è chi giura, infatti, che la vicenda sia andata diversamente. Le tre pecore inizialmente sarebbero state stipate su un balcone al quarto piano in attesa della mattanza del venerdì. Ma una di queste, coraggiosamente, per scampare ai suoi esecutori avrebbe preferito... lanciarsi dal terrazzo. La storia purtroppo non ha un lieto fine: la pecorella, infatti, si sarebbe frantumata le zampe e, vista la condizione, avrebbe obbligato i «pastori urbani» ad abbatterla e ad anticipare il banchetto di 24 ore.
La verità la conoscono solo le due compagne, riaccompagnate in una cascina, e i «fantomatici» acquirenti. Una curiosità: non si tratta del primo caso di animali vivi e inconsueti all’interno degli appartamenti del Satellite. Infatti nei primi tempi di vita del quartiere, negli anni ‘60, non era raro trovare immigrati dal Sud Italia che, in barba a qualsiasi norma igienica e di buon vicinato, tenevano in casa polli e galline e coltivavano i pomodori nelle vasche da bagno.