Un maestoso cervo, che però era rimasto intrappolato in una recinzione: la segnalazione è arrivata alla polizia provinciale di Bergamo, che è intervenuta in località Prati Alti di Luzzana.
Un esemplare molto agitato
Quando la pattuglia si è recata sul posto, ha trovato un maschio adulto, del peso di circa 150 chili, che aveva le corna e parte del muso avvolti dalla rete metallica di un recinto per capre e pecore.
L’animale, nel disperato tentativo di liberarsi, aveva ormai divelto buona parte della barriera e continuava ad agitarsi, strappando i paletti dal terreno. Gli agenti di via Tasso allora hanno capito che l’unica possibilità di liberarlo era sedarlo, per poi tagliare con degli strumenti la rete. Per questo hanno domandato l’intervento di un veterinario di Ats, che si è recato sul luogo con i farmaci per la sedazione.
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Tornato in libertà
Dopo alcuni minuti dall’iniezione del dardo-siringa, l’ungulato si è accasciato a terra, consentendo agli agenti di intervenire in sicurezza. Mentre la polizia provinciale rimuoveva la recinzione avvolta attorno alle corna, il veterinario monitorava costantemente le sue condizioni ed il corretto stato di sedazione. Al termine dell’operazione è stato somministrato l’antidoto, grazie al quale l’esemplare ha ripreso conoscenza in pochi minuti, riuscendo poi ad allontanarsi e addentrarsi nel bosco.
«La sinergia tra polizia provinciale e Dipartimento veterinario di Ats nel sedare l’animale – ha detto il comandante Matteo Copia – ha consentito di ricondurre in libertà lo splendido ungulato che, viceversa, sarebbe andato incontro a morte sicura. Interventi particolari come questo richiedono un’elevata preparazione, dotazioni tecniche specifiche e grande affiatamento con i veterinari, per poter operare in sicurezza e nel rispetto del benessere animale».