La chat illegale utilizzata per avvisare dei posti di blocco in città e in provincia

Succede anche questo ai tempi del Coronavirus, che si utilizzi la tecnologia per riuscire a scampare ad uno dei tanti posti di blocco a Bergamo e in provincia istituiti per garantire il rispetto delle restrizioni anticontagio.
Lo stratagemma ideato per evitare i controlli è stato di utilizzare l’applicazione dedicata alla messaggistica istantanea Telegram, che garantisce un maggiore anonimato rispetto ad altre applicazioni, dove è stato creato un gruppo che conta oltre mille iscritti e nel quale vengono segnalati i luoghi in cui le forze dell’ordine stanno effettuando le verifiche sugli spostamenti.
Un’iniziativa illegale, rispetto alla quale le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti e sulla quale gli inquirenti stanno indagando per riuscire a identificare fondatori e iscritti, che rischiano una denuncia per interruzione o turbativa di servizio pubblico. Le segnalazioni scritte sul gruppo indicavano luogo e ora dell’avvistamento dei posti di blocco allestiti lungo gli assi stradali cittadini, ma anche lungo quelli in provincia.