Che sofferenza! Ma un lampo di Boga scaccia i fantasmi: l'Atalanta vola ai quarti
I nerazzurri, dopo il 3-2 dell'andata, faticano un po', ma nel finale trovano un grande gol dell'attaccante. Ora le cose si fanno interessanti...
di Fabio Gennari
Prima un po’ di sofferenza, con un paio di super parate di Musso e Demiral costretto agli straordinari in difesa, poi la ripartenza con il motorino attaccato ai piedi di Jeremie Boga, che scatta per 50 metri, supera in bello stile il centrale Tah e scaraventa sotto la traversa il pallone dei sogni al 91’: l’Atalanta, dopo il successo di una settimana fa a Bergamo, vince anche a Leverkusen per 0-1 e conquista i quarti di finale di Europa League. Prova corale importante della squadra nerazzurra, che tiene il campo con grande personalità e all’ultimo respiro piazza il gol vittoria con uno dei protagonisti forse più attesi.
Nessuna sorpresa nella formazione dell’Atalanta rispetto alle attese: tra i pali c’è Musso, in difesa Palomino completa la linea a tre con Demiral e Toloi, mentre in mezzo al campo tocca a de Roon e Freuler con Hateboer e Zappacosta sulle fasce. In avanti, Gasperini sceglie ancora Muriel e Malinovskyi con Koopmeiners a supporto per un 3-4-1-2 che in fase di costruzione si trasforma in un 3-5-2. Nel Bayer, senza il talento Wirtz e il centravanti Schick, fuori anche Alario in avvio e spazio a Diaby con Adli e l’esterno Bakker a supporto.
Nella prima parte della gara, l’Atalanta inizia con un paio di sortite offensive firmate Demiral (cross di Muriel, palla alta) e lo stesso Muriel (parata semplice di Hradeckyi), ma il pericolo vero lo corrono i nerazzurri all’8’: percussione di Bakker, palla dentro per Diaby che di prima intenzione, con il piattone destro, costringe Musso alla respinta d’istinto. La parata non è semplice, ma la soddisfazione per la respinta si spegne subito, perché Toloi si butta a terra infortunato. A saltare è stato il flessore destro (l’ennesimo).
Dopo l’ingresso in campo di Djimsiti, l’Atalanta ricomincia a macinare il suo solito gioco e se dalle parti di Musso non si vedono più pericoli fino al riposo è anche e soprattutto grazie a un Demiral semplicemente strepitoso. In avanti, invece, i nerazzurri provano a costruire delle azioni degne di nota. Al 28’ la penetrazione di Zappacosta è efficace, il cross al centro per Muriel viene salvato in extremis da Tapsoba, con il colombiano e Hateboer che erano pronti alla deviazione. L’occasione più importante della prima frazione per i bergamaschi capita proprio sui piedi Muriel, che al 35’ fugge lanciato da Koopmeiners e dopo una bella sterzata in area cerca il destro piazzato, ma Hincapie devia sul fondo.
Un calcio di punizione (alto) di Muriel al 40’ e il colpo di testa di Demiral al primo minuto di recupero (palla sul fondo) chiudono un primo tempo equilibrato, in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto senza che una prevalesse sull’altra in modo netto e con una Dea che ha tenuto molto bene posizioni e ritmo, sostenuta a gran voce dall’incessante sostegno dei 1.200 circa nel settore ospiti.
La prima azione del secondo tempo porta la firma dei padroni di casa: al 48’ Diaby sfrutta un brutto posizionamento di Djimsiti e si invola tutto solo verso la porta di Musso. Ancora una volta l’estremo difensore argentino è prodigioso e con la gamba distesa a terra salva la propria porta dal gol del vantaggio dei padroni di casa. La partita resta bella e vibrante, i bergamaschi rispondono colpo su colpo alle iniziative dei padroni di casa con Muriel che al 60’ scappa via e poi rientra verso il centro e viene stoppato in angolo dall’intervento disperato di Tah.
Con il passare dei minuti Gasperini cerca di seguire le mosse del tecnico Seoane, i cambi sono funzionali al mantenimento del risultato, con un paio di scelte che cercano di dare profondità e freschezza per poter così sfruttare lo schieramento sempre più offensivo dei tedeschi. E alla fine, dopo non poca sofferenza, la mossa paga proprio a inizio recupero: Boga parte in campo aperto e dopo aver saltato in bello stile il numero 4 dei padroni di casa, Tah, scaraventa sotto la traversa un sinistro chirurgico che porta in vantaggio la Dea e fa esplodere di gioia i bergamaschi al seguito.
Il risultato non cambia più, i tifosi nerazzurri impazziscono e cantano a squarciagola il vecchio coro «Solo noi, in Europa soltanto noi»: gli ultimi minuti del recupero sono uno spettacolo per gli occhi e per il cuore di tutto il popolo atalantino. Per la seconda volta negli ultimi tre anni, l’Atalanta accede ai quarti di finale di una competizione europea. Adesso le cose si fanno decisamente interessanti.