Chi era Francesco Rossi, il postino di 21 anni morto in uno schianto a Brusaporto
Il giovane lavorava da marzo alle Poste di Seriate. Alle 21 avrebbe smontato dal turno di lavoro del pomeriggio
Francesco Rossi, 21 anni, di Brusaporto, stava procedendo con le consegne della corrispondenza in sella allo scooter delle Poste quando ieri (18 marzo), a metà pomeriggio, imboccando un cavalcavia leggermente in curva in direzione di Albano Sant’Alessandro, si è scontrato con una Skoda. Lo scontro frontale è stato violentissimo, non gli ha lasciato scampo; il casco non è bastato a evitare il trauma cranico e Francesco sarebbe morto sul colpo.
A bordo della station wagon, che viaggiava nella direzione opposta (verso Brusaporto) per andare ad acquistare materiale per la scuola all’Iper, c’era una giovane mamma, di origine ucraina, insieme ai due figli e la sorella. Sono rimasti tutti illesi e, sottoposta all’alcoltest è risultata perfettamente sobria.
Francesco, terzo di quattro fratelli, aveva iniziato a lavorare alle Poste di Seriate solo da pochi giorni, a marzo, ma in passato aveva già lavorato come portalettere anche se in altri centri di distribuzione. Ieri aveva iniziato il turno del pomeriggio e avrebbe dovuto smontare verso le 21.
Suo padre, Giovanni, è consigliere comunale a Brusaporto presidente dell’assemblea dell’Unione intercomunale dei Colli.
Il corpo del ventunenne, dopo aver ricevuto il nulla osa alla sepoltura dal pm di turno, è stato portato alla casa del commiato di Seriate, in via Dante, dove i genitori hanno riconosciuto la salma. La mamma Marina lo ha ricordato come un ragazzo felice del lavoro che faceva, pieno di idee. Resta ancora da fissare la data dei funerali.