L’addio

Chi era il 33enne morto a Nembro nel frontale con un’autobotte dei vigili del fuoco

Fatale lo schianto di domenica 2 novembre. Mouhamadou Bamba Badiane, di Leffe, viaggiava con 4 persone a bordo. Lascia la moglie e un bambino piccolo

Chi era il 33enne morto a Nembro nel frontale con un’autobotte dei vigili del fuoco

La sua Opel Corsa ha invaso parzialmente la corsia opposta, poco lontano dalla galleria Montenegrone, finendo contro un’autobotte dei vigili del fuoco diretta a Scanzorosciate per spegnere un incendio.

È morto così, sul colpo, la mattina di domenica 2 novembre a Nembro, il senegalese Mouhamadou Bamba Badiane, mentre le altre quattro persone che viaggiavano con lui – tutti connazionali tra i 17 e i 27 anni – hanno riportato ferite non gravi. Illesi, invece, i due pompieri volontari di 35 e 38 anni, del distaccamento di Gazzaniga, a bordo dell’autobotte.

Sposato con un figlio

Badiane era cresciuto e viveva a Leffe, dove si è sposato e ha avuto un figlio. Lavorava per una ditta di verniciatura a Colzate ed era attivo nella comunità mouride bresciana: stava tornando proprio da una giornata di preghiera nella città della Leonessa.

Cantava nel coro

Mouhamadou abitava in una traversa pedonale tra via Roma e via Giuseppe Verdi, a Leffe, ed era l’anima del coro della comunità senegalese della Val Seriana. La madre lavora in un’azienda seriana, il padre a Genova: alla notizia della morte del figlio, ha raggiunto la famiglia in giornata.