La sua Opel Corsa ha invaso parzialmente la corsia opposta, poco lontano dalla galleria Montenegrone, finendo contro un’autobotte dei vigili del fuoco diretta a Scanzorosciate per spegnere un incendio.
È morto così, sul colpo, la mattina di domenica 2 novembre a Nembro, il senegalese Mouhamadou Bamba Badiane, mentre le altre quattro persone che viaggiavano con lui – tutti connazionali tra i 17 e i 27 anni – hanno riportato ferite non gravi. Illesi, invece, i due pompieri volontari di 35 e 38 anni, del distaccamento di Gazzaniga, a bordo dell’autobotte.
Sposato con un figlio
Badiane era cresciuto e viveva a Leffe, dove si è sposato e ha avuto un figlio. Lavorava per una ditta di verniciatura a Colzate ed era attivo nella comunità mouride bresciana: stava tornando proprio da una giornata di preghiera nella città della Leonessa.
Cantava nel coro
Mouhamadou abitava in una traversa pedonale tra via Roma e via Giuseppe Verdi, a Leffe, ed era l’anima del coro della comunità senegalese della Val Seriana. La madre lavora in un’azienda seriana, il padre a Genova: alla notizia della morte del figlio, ha raggiunto la famiglia in giornata.