Chi era Matilde Valeri, la 14enne di Clusone morta per infarto a Caorle
Attiva in oratorio, giocava a pallavolo per la squadra locale. Lunedì il malore in spiaggia, che non le ha lasciato scampo

Un'intera comunità sotto shock, quella di Clusone, per la scomparsa di Matilde Valeri. Quattordici anni appena, si è sentita male in spiaggia a Caorle, lo scorso lunedì 18 agosto, dove si trovava in vacanza con la sua famiglia. Nonostante i tentativi di salvarle la vita, purtroppo la giovane non ce l'ha fatta ed è spirata all'ospedale di Treviso. I genitori hanno scelto di donare i suoi organi.
Impegnata in oratorio, giocava a pallavolo
Matilde, figlia unica, studiava all'istituto tecnico Ivan Piana di Lovere: a settembre avrebbe dovuto iniziare il secondo anno. Frequentava la parrocchia ed era molto attiva in oratorio: in estate aveva fatto da animatrice del Cre, come riporta L'Eco di Bergamo. Era una ragazza sportiva, giocava a pallavolo nella squadra locale, la Younion Volley, che ha condiviso su Facebook il proprio cordoglio.
«Le società Polisportiva Oratorio Clusone e Asd San Lorenzo, i dirigenti, gli allenatori, tutto lo staff e tutti gli atleti si stringono all'immenso dolore della famiglia per la prematura scomparsa di Matilde - si legge nella nota pubblicata -. Ciao Matilde, ti ricorderemo con profondo affetto».
La quattordicenne, che il prossimo 24 settembre avrebbe compiuto quindici anni, viveva a Fiorine, una frazione di Clusone. Da qualche giorno si trovava in vacanza a Duna Verde, a Caorle, non lontano da Eraclea - Comune d'origine di papà Achille. La mamma, Carmen, ha lavorato per anni nel paese seriano come maestra d'asilo. Matilde è descritta, da chi la conosceva, come una ragazza solare, che sapeva farsi voler bene da tutti.



Le prime avvisaglie, poi l'infarto
Come riporta Il Giorno, la ragazza accusava già da qualche giorno dei malesseri, che inizialmente sembravano disturbi passeggeri. Anche quel lunedì pomeriggio si erano ripresentati: improvvisamente, Matilde si è accasciata mentre si trovava in spiaggia, davanti agli occhi dei genitori e degli altri bagnanti.
Immediato l'allarme al 112, ma le sue condizioni sono apparse fin da subito critiche: un coagulo di sangue ha bloccato un'arteria, provocando un infarto. Trasferita inizialmente all'ospedale di San Donà, è stata successivamente trasportata d'urgenza a Treviso, nel reparto di Rianimazione. Terribile la diagnosi: coma irreversibile.
Il decesso è stato dichiarato ieri, mercoledì 20 agosto. I genitori hanno scelto di donare gli organi della figlia: «Vogliamo che rimanga qualcosa di lei - hanno spiegato a L'Eco di Bergamo -. Un dono per salvare altre vite». Per esprimere la propria vicinanza alla famiglia, tutti gli eventi organizzati fino a sabato a Clusone sono stati annullati. I funerali saranno celebrati il 23 agosto alle 15 nella Basilica, giovedì 21 agosto alle 20.30 ci sarà un momento di preghiera. Alla stessa ora, ma il 22 agosto, un momento per gli adolescenti.