autocertificazioni fantasiose

Dai matrimoni finti alle false visite: le scuse chi vuol violare le norme anti-Covid a Orio

A settembre e ottobre in media la polizia di frontiera ha eseguito 60 respingimenti al mese

Dai matrimoni finti alle false visite: le scuse chi vuol violare le norme anti-Covid a Orio
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Chi inventa di dover partecipare a un matrimonio in Sardegna, chi dice di avere appuntamenti per fantomatiche visite mediche, chi ancora vola su altri Paesi europei considerati più sicuri rispetto al proprio Stato di origine per evitare controlli più stringenti all’arrivo. Insomma, in tempi di Covid se ne pensa una più del diavolo per raggirare le norme e riuscire a viaggiare ugualmente in lungo e in largo per la Penisola.

Come riporta Corriere Bergamo, infatti, all’aeroporto di Orio al Serio la polizia di frontiera nei mesi di settembre e ottobre ha effettuato, in media, 60 respingimenti al mese, nonostante già da ottobre l’attività dello scalo fosse stata ridotta del 65 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

Le previsioni indicano un ulteriore ribasso del 10 per cento entro la fine di novembre. Nel frattempo chi ha la necessità di mettersi in viaggio è bene che tenga presente che anche per salire a bordo di un aereo è necessario stampare e compilare l’autocertificazione. Ma soprattutto che serve un valido motivo. Motivo che non avevano, ad esempio, 14 albanesi che, dopo aver scoperto che per chi sbarca dalla Bulgaria ci sono meno controlli, sono partiti da Tirana, hanno fatto tappa a Sofia e infine sono arrivati a Orio al Serio. Scoperti, sono stati reimbarcati sulla stessa rotta. Altri sono sbarcati dall’Est dicendo di dover partecipare a un matrimonio in Sardegna, ma per scoprire l’inganno è stato sufficiente chiamare gli sposi; addirittura non era stata neanche fissata la data delle nozze.

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