Chiesti cinque anni per il medico accusato di violenza sessuale, ma la difesa non ci sta
L'uomo, di 71 anni, ora non esercita più la professione. Ad aprile la prima denuncia per atti equivoci e palpeggiamenti
Il pubblico ministero Fabio Magnolo ha chiesto oggi, mercoledì 30 ottobre, cinque anni di pena; per i suoi legali, gli avvocati Michele Agazzi e Michele Olivati, invece, va assolto.
Il protagonista di questi giudizi così diversi è un medico di Almè, ora i pensione e non più iscritto all'Albo, che è stato denunciato inizialmente da una paziente, ora da otto, per palpeggiamenti, anche nelle parti intime, durante le sue visite.
Revoca degli arresti domiciliari
Come riportato dal Corriere Bergamo, il dottore, incensurato e con oltre quarant'anni di carriera professionale, non era mai incorso in problemi analoghi fino a quando, ad aprile dello scorso anno, era finito agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale.
Da circa un mese è tornato in libertà dopo che il giudice aveva accettato la richiesta degli avvocati della difesa della revoca della misura cautelare. Questi avevano sottolineato come non ci fossero elementi che mostrassero un rischio di reiterazione del reato, motivo per il quale si trovava ai domiciliari.
Cosa era successo
Il caso era nato quando i carabinieri della compagnia di Zogno avevano raccolto la denuncia di una giovane donna, alla quale avevano fatto seguito le testimonianze di altre pazienti. Tutte lamentavano palpeggiamenti ingiustificati, accompagnati anche da commenti. Nell'interrogatorio di garanzia l'ex medico aveva negato questi atteggiamenti, ma si era comunque proposto di risarcire le pazienti per il disagio provato durante le visite mediche. Ristori diversi nell'ammontare delle cifre a seconda dei singoli casi, che sono stati valutati e presi in esame uno per uno.
La sentenza è prevista il 19 novembre.
ma! mi sembra strano un comportamento simile da parte di un professionista con tanti anni di carriera svolti sempre con diligenza e professionalità,mi sembra una caccia alle streghe senza prove concrete