Ci siamo incasinati da soli
Era importante vincere, fondamentale non perdere, invece è arrivata una sconfitta figlia di errori grossolani di Toloi e Haas e che ha regalato alla Sampdoria tre punti preziosissimi. L’Atalanta perde per 1-2 a Bergamo lo scontro diretto che avrebbe potuto farle fare un balzo decisivo verso l’Europa; la classifica ora torna a complicarsi un po’, ma fortunatamente nulla è perduto e la parola d’ordine dev’essere vietato abbattersi. Purtroppo per Gasperini le scelte di formazione si rivelano meno efficaci del previsto, la fase difensiva diventa improvvisamente balbettante come non lo era da settimane e attaccanti micidiali come quelli della Samp non hanno perdonato. Gli ospiti, privi di Torreira e Quagliarella e con Silvestre e Ramirez (poi entrato) lasciati in panchina, non hanno rubato nulla e il risultato è giusto: nel calcio chi sbaglia paga e l’Atalanta, questa volta, deve solo fare mea culpa.
Sembrava tutto facile da leggere e invece, ancora una volta, Gasperini prende tutti in contropiede e cambia formazione. In porta va Berisha, in difesa fuori il migliore in campo di sabato (Palomino) e dentro Mancini con il chiaro intento di uscire giocando palla al piede lì dove la Sampdoria non piazza attaccanti centrali, mentre l’altra novità è sugli esterni visto che tra Hateboer e Castagne alla fine resta fuori Gosens. In avanti, Cornelius recupera per la panchina e dall’inizio giocano ancora Gomez e Cristante a supporto di Petagna. Nella Sampdoria, Quagliarella finisce in tribuna e dai titolari restano fuori anche Silvestre, Regini e Ramirez con la chiara intenzione da parte di Giampaolo di non sprecare forze fresche in vista del derby di domenica: Caprari e Zapata con Alvarez a supporto sono i giocatori che formano il tridente. Serata fresca allo stadio di Bergamo, qualche piccolo vuoto sugli spalti (comprensibile visto l’orario) e circa trecento sostenitori ospiti presenti nel settore a loro dedicato. Dopo un bel ricordo di Ivan Ruggeri (il 6 aprile sono cinque anni che l’ex presidente è mancato), la partita inizia con le squadre che si affrontano a viso aperto ma senza occasioni a raffica. Il primo vero pericolo è di marca nerazzurra: al 15’ Freuler mette dentro per Gomez un pallone che il numero 10 orobico cerca di toccare con il tacco verso Castagne, il belga si presenta solo davanti a Viviano ma con il destro manca incredibilmente il bersaglio. Guidati da un Masiello semplicemente perfetto, la Dea ci riprova al 18’ con angolo di Gomez girato di testa da Toloi, ma senza grande fortuna.
Tra il 27’ e il 34’ l’Atalanta si presenta altre tre volte con un uomo davanti al portiere ospite: prima è Cristante di testa su assist da angolo del Papu, poi lo stesso numero 4 della Dea spara alto da buona posizione prima che il compagno Freuler faccia la stessa cosa da fuori area. Il momento è di massima spinta, al 38’ l’ennesimo calcio dalla bandierina di Gomez è perfetto per la testa di Petagna ma la conclusione del numero 29 triestino si stampa sulla traversa e Masiello viene rimpallato da Bereszynski a due passi dalla porta. Un primo tempo nettamente di marca orobica si trasforma in un mezzo incubo al 43’: palla dentro di Praet che Castagne tocca inspiegabilmente verso il centro e Toloi, ben posizionato, "sceglie" di lasciarla sfilare senza aggredirla. Alle sue spalle sbuca Caprari, che salta il difensore brasiliano e poi supera Berisha. Prima del riposo, la Sampdoria sfiora addirittura il doppio vantaggio con Ramirez (subentrato ad Alvarez andato ko), che da calcio di punizione costringe il portiere atalantino (46’) al volo d’angelo vicino all’incrocio dei pali.
In avvio di ripresa, la squadra nerazzurra cerca di alzare subito i ritmi: al 4’ Petagna apre bene per Hateboer che fugge lungo la linea laterale e rimette al centro dove il numero 29 viene rimpallato appena dopo la conclusione a rete. La difesa orobica non è in una serata positiva e al 54' Caprari (complice una disattenzione di Mancini e Berisha) sfiora il gol del raddoppio, ma il suo destro è troppo aperto e si spegne sul fondo. Gasperini vede i suoi ragazzi in difficoltà e prova a sparigliare le carte inserendo Barrow e passando al 4-4-2. Il nuovo entrato si fa subito vedere con grande rapidità e da un suo contrasto aereo in area nasce il gol del pari di Toloi (67’) che riscatta l’errore sul vantaggio avversario. Il momento è buono per la Dea: al 71' Castagne mette dentro un pallone interessante per Petagna che cerca la deviazione di tacco trovando Bereszynski in piena area pronto a spazzare proprio a due passi da Barrow. Al 72’ il solito Barrow mette dentro per Freuler, che arriva di gran carriera sul secondo palo e conclude a colpo sicuro trovando però ancora una volta il corpo di Bereszynski a salvare Viviano. Nonostante questo, la Sampdoria è vivissima: sul calcio d’angolo di Ramirez (74’) ci pensa lo svizzero Haas a salvare tutto, ma dopo un’occasione per parte (Cristante al 77’ e Caprari all'80' con Berisha che salva grazie anche alla traversa), arriva l’episodio decisivo. All'84', Haas appoggia indietro un pallone semplice, senza però che ci sia un compagno in copertura; ne approfitta Zapata, che parte in progressione e, solo davanti a Berisha, lo supera con un tocco morbido che la scivolata disperata di Masiello non riesce a fermare. Il colpo è letale, la Dea non ha più né la lucidità né le forze per ripartire alla ricerca del pari e dopo tre minuti abbondanti di recupero il fischio finale di Pasqua sancisce una sconfitta molto dolorosa che (complice anche la vittoria della Fiorentina) vede bergamaschi, liguri e toscani appaiati a quota 47 punti. È successo quello che nessuno avrebbe voluto, adesso tocca rimettersi subito a lavorare pensando alla gara di Ferrara, dove è necessario fare un risultato importante. Forza Atalanta, nulla è perduto.
Atalanta-Sampdoria 1-2
Reti: 43’ Caprari (S), 23’st Toloi (A), 39’ st Zapata (S)
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello, Hateboer (19’st Barrow); de Roon (11’st Haas), Freuler, Castagne; Cristante; Petagna (34’st Cornelius), Gomez. All. Gasperini.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Andersen, Ferrari, Murru (21’st Regini); Praet, Capezzi, Linetty; Alvarez (40’ Ramirez); Zapata, Caprari (40’st Verre). All. Giampaolo.
Arbitro: Pasqua di Tivoli (Di Iorio e Tolfo; Di Paolo; Fabbri e Piccinini).
Ammoniti: 34’st Petagna (A), 37’st Gomez (A), 38’st Praet (S), 47’st Ramirez (S).