Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Ossa di gigante in Sardegna? Ma va!

Cinque notizie che non lo erano Ossa di gigante in Sardegna? Ma va!
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1) Aeroporti greci venduti alla Germania

La crisi greca sembra tutt'altro che superata, non è ancora chiaro se il Governo riuscirà a mantenere gli impegni presi, mentre l'Europa rimane inflessibile: «Se non verranno rispettati i patti, non arriverà nessun aiuto economico». Uno dei punti principali sviluppati dagli economisti, che permetterebbe alla Grecia di iniziare un processo di risanamento dei conti pubblici, riguarda la concessione privata di porti ed aeroporti, così com'è accaduto anche in Italia. La gestione privata di certe strutture dovrebbe essere più efficiente e libererebbe il Paese da ulteriori spese, permettendo inoltre di incassare ingenti somme, capaci di dare un sostanzioso aiuto alle agonizzanti casse statali.

Quasi tutti i giornali hanno parlato, in questi giorni, della "vendita" di 14 aeroporti greci, acquistati dalla Germania, che così avrebbe compiuto una sorta di conquista sul territorio greco, con mezzi economici ma con risultati militari. La cifra di 1,23 miliardi di euro, che verranno versati dai tedeschi nelle casse greche, però, non è destinata a una compravendita, bensì ad una comune concessione che durerà 40 anni, ovvero fino al 2055. Nel documento ufficiale dell'accordo viene specificato che la concessione è finalizzata alla manutenzione, gestione e potenziamento delle strutture, a fronte di un pagamento di quasi 30 milioni all'anno. Il consorzio che rileverà la concessione sarà inoltre composto da Fraport e Slentel, la prima è una società tedesca, mentre la seconda è una società greca.

Nessuna vendita, quindi, ma solo una sorta di affitto delle strutture, con il preciso impegno di renderle più efficienti e di potenziarne la portata, tanto che il consorzio misto Germania-Grecia si è anche impegnato a investire negli aeroporti ulteriori 330 milioni di euro nei primi quattro anni, per migliorarne l'efficienza.

 

2) Orti urbani illegali dal 2016

La notizia del divieto dell'Unione Europea per tutti gli orti urbani, a partire dal 2016, potrebbe suonare non del tutto nuova per alcuni, e quindi risultare quasi credibile. Diversi siti stanno diffondendo in questi giorni questo messaggio: «Ieri il parlamento europeo ha varato definitivamente una legge che definire tirannica è poco. In tutto il suolo dell'Unione Europea (e non solo) non si potranno più coltivare ortaggi per ragioni di sicurezza alimentare. Una follia, frutto delle pressioni di multinazionali». Sarebbe presente anche una delle tante petizioni nate sul web, per raccogliere firme in opposizione alla decisione.

In realtà, però, non si tratta altro che di un vecchio pesce d'aprile, rispolverato in questi giorni forse per mancanza di nuove idee, e per scoprirlo basta cliccare sull'indirizzo della petizione. Il link non porta ad alcuna raccolta di firme, ma soltanto a una simpatica ed eloquente immagine, che non lascia alcun dubbio sulla provenienza di questa bufala.

 

3) La statua Maya con il codice QR

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Il codice QR è un codice a barre bidimensionale, presente ormai su quasi ogni tipo di prodotto, e in grado di essere letto dai comuni smartphone con l'aiuto di semplici applicazioni. L'invenzione di questo codice è ovviamente recente, eppure in questi giorni stanno circolando delle immagini molto curiose, che mostrano una statuetta risalente al periodo Maya. Al posto della testa sembrerebbe esserci un rettangolo dalla superficie liscia, incisa in modo da far apparire proprio un codice QR (il che solleva ovviamente dubbi sulla reale provenienza del reperto). Molti siti internet e blog specializzati in questo genere di segnalazioni si sono a lungo interrogati, ma in pochi si sono preoccupati di verificarne l'effettiva autenticità.

In realtà si tratta di una campagna virale di un negozio online messicano, Altechmexico.com, ed è proprio verso il loro sito che si viene indirizzati se si prova ad isolare dall'immagine il codice QR presente sulla statua. La fotografia è quindi un montaggio creato probabilmente proprio dai gestori del sito internet, una traccia abbastanza evidente dell'intervento di Photoshop è l'ombra sotto alla "testa" della statua, che nell'immagine sembra proiettare una forma ovale. L'immagine originale quasi sicuramente raffigurava un volto umano del tutto normale, ma grazie a questa invenzione di marketing migliaia di persone verranno attirate nel sito messicano, diventando potenziali clienti.

 

4) Trovate ossa di un Gigante in Sardegna

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Esistono molte teorie che sostengono l'esistenza in un'epoca passata di una razza di uomini molto più grandi del normale, tanto da ispirare numerose storie e leggende che ancora oggi sono tra le più conosciute. Fino ad ora però non esistono prove documentate e tutti i ritrovamenti e le fotografie sono stati dopo poco smentiti, trattandosi puntualmente di truffe o di semplici burle.

L'ultimo caso però ci riguarda da vicino, perché addirittura in Sardegna pare siano stati trovati i resti di un essere umano dalle dimensioni del tutto inusuali, tanto da far rimbalzare la notizia dai giornali locali fino a quelli nazionali. Alcuni siti hanno parlato di «un femore lungo 60 centimetri recuperato durante gli scavi attorno nuraghe Barru, con tutta probabilità di uno scheletro di età nuragica», annunciando l'intervento degli esperti della Soprintendenza. Sembra che addirittura il sindaco del Comune interessato abbia rilasciato dichiarazioni eloquenti, rivelando il ritrovamento di un femore di 60-80 cm e la richiesta di ulteriori fondi, per quello che attualmente potrebbe diventare un sito di grande interesse archeologico.

Intanto, però, la soprintendenza sarda smentisce tutto, il dottor Alessandro Usai, interpellato da epochtimes.it ha affermato che sono «tutte fantasie». Anche la dottoressa Chiara Pilo, che è tra le principali responsabili dello scavo, ha gettato acqua sul fuoco, spiegando che si tratterebbe di «una persona alta per la norma, ma niente di eccezionale. Assolutamente normale».

 

5) Profughi al confine della Macedonia
rifiutano rifornimenti di cibo per motivi religiosi

La situazione dei profughi in arrivo dalla Grecia al confine macedone è sempre più critica, migliaia di persone in condizioni disperate cercano di procedere il loro viaggio verso Paesi più accoglienti, ma ogni Stato sul loro cammino rappresenta un ostacolo insormontabile. La Macedonia in particolare è uno Stato molto piccolo, non abituato ad accogliere grandi flussi di migranti, e comunque non abbastanza grande da poter avere mezzi e strutture in grado di aiutarli tutti.

Alcuni siti stranieri però si sono accaniti contro i profughi, denunciando il loro rifiuto al cibo portato dai volontari, perché contrassegnato con la croce rossa tipica dell'organizzazione umanitaria. Il motivo sarebbe quindi religioso. In questo video è testimoniata la loro protesta, ma lo stesso autore ha poi spiegato che nulla aveva a che vedere con i motivi religiosi. I migranti avrebbero in realtà rifiutato gli aiuti per protestare contro i militari, che per giorni li hanno lasciati senza cibo, acqua né coperte, bloccando il loro passaggio anche con la forza e lasciandoli in balia delle intemperie.

Anche il direttore del sito che ha per la prima volta riportato l'episodio ha smentito l'ipotesi religiosa e contattato dal Post.it ha spiegato quale fosse realmente la situazione: «I profughi avevano trascorso tre giorni nella terra di nessuno tra Macedonia e Grecia. All'epoca in cui il video è stato girato pioveva e i profughi avevano trascorso due ore sotto la pioggia battente. La polizia macedone non permetteva loro di attraversare la frontiera. Poi è arrivata la Croce Rossa per distribuire aiuti, sotto forma di cibo e acqua, loro erano infuriati perché non gli era stato permesso di attraversare il confine, così hanno rifiutato l'aiuto».

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