Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano L'ennesima falsità su Whatsapp

Cinque notizie che non lo erano L'ennesima falsità su Whatsapp
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1) Attenzione: il tuo account Whatsapp sta per essere bloccato

Gli smartphone sono ormai gli strumenti perfetti per chi cerca di compiere truffe online, perché con qualche tocco sullo schermo, magari anche per errore, si possono compiere molte azioni: anche consegnare i propri dati o il proprio account ad uno sconosciuto. Per questo motivo negli ultimi mesi sono diventati sempre più popolari le catene di Sant'Antonio che circolano su programmi di messaggistica come Whatsapp e che, oltre che diffondere bufale, sono spesso vere e proprie truffe.

In questi giorni, in particolare, molte persone stanno ricevendo un messaggio su Whatsapp, che li avvisa di un presunto reclamo ricevuto dagli amministratori, senza specificare il motivo o la provenienza. L'unica informazione che viene data è l'imminente chiusura dell'account, e l'unico modo per opporsi è quello di aprire un link che viene fornito e compilare una pagina con i propri dati per bloccare la procedura. Il sito in cui si viene indirizzati però non ha nulla a che fare con Whatsapp e mira a rubare i dati personali dei malcapitati, perciò, come per altri casi simili, è sempre meglio non aprire nessun link di questo tipo, anche quando il messaggio arriva da un contatto conosciuto.

 

2) Pneumatici nei fondali marini italiani

Una vecchia abitudine degli italiani è quella di credere poco nelle potenzialità del proprio Paese e soprattutto di svilirlo con estrema facilità, attribuendogli spesso anche scandali che in realtà non lo coinvolgono. Sui social network la situazione è anche peggiorata, perché basta una fotografia con una scritta accattivante per scatenare una pioggia di critiche e insulti, anche quando la fonte è tutt'altro che verificata.

Nelle ultime settimane è circolata con una certa insistenza sui social una fotografia che mostrava un'enorme distesa di pneumatici sul fondo del mare ed una breve spiegazione: «Ecco come sono i fondali marini italiani». La rabbia degli utenti non si è fatta attendere, ma qualcuno ha indagato più a fondo, scoprendo che in realtà quella foto arriva addirittura dall'altro lato dell'Oceano.

L'immagine è stata scattata in Florida, dove negli anni Settanta si è assistito a un tremendo disastro ambientale, causato volontariamente dall'uomo per un evidente errore di valutazione. Più di 100 barche scaricarono in mare centinaia di migliaia di pneumatici, con la convinzione che avrebbero creato una barriera artificiale e che sarebbero serviti per favorire la crescita dei coralli. Il risultato è stato terribile, con la massa di gomme che vaga ormai alla deriva da anni e sta danneggiando anche la barriera corallina naturale. In questi anni le autorità hanno speso milioni di dollari per il recupero dei pneumatici ma non si sa se si riuscirà mai davvero a ripulire completamente il mare di quella zona.

 

3) Renzi al cellulare durante il funerale per le vittime del terremoto

From left, Italian President Sergio Mattarella, Italian Senate President Pietro Grasso, Italian Lower Chamber President Laura Boldrini and Italian Premier Matteo Renzi attend the funeral service of some of the earthquake victims in Ascoli Piceno, Italy, Saturday, Aug. 27, 2016. (AP Photo/Andrew Medichini)

La tragedia del terremoto in Centro Italia è stata molto sentita in tutto il Paese e ci sono state numerose dimostrazioni di solidarietà provenienti da ogni angolo dello stivale. Non sono mancate però anche molte polemiche, alcune motivate, altre meno, ed una serie infinita di notizie non verificate o create ad hoc per sfruttare il trend del momento. Le massime cariche dello Stato sono, come spesso accade, tra le prime vittime delle bufale che circolano sul web, soprattutto quando gli autori hanno il preciso intento di scatenare rabbia e, di conseguenza, una pioggia di commenti poco cordiali.

È diventata molto popolare nei giorni scorsi una foto che mostrava Mattarella, Grasso, Boldrini e Renzi farsi il segno della croce, scattata durante i funerali delle vittime del terremoto. Il motivo di questa popolarità è soprattutto l'accusa che è stata rivolta al Presidente Renzi, che secondo qualcuno starebbe utilizzando il suo smartphone anche in un momento di così profondo raccoglimento. Perfino alcuni quotidiani hanno ventilato questa ipotesi, ma dalle fotografie ad alta definizione appare piuttosto evidente che Renzi non abbia nulla in mano.

 

4) Al Baghdadi fugge in Italia come rifugiato

Il rifiuto della presenza degli immigrati da parte di alcune persone, anche quando si tratta di rifugiati in fuga dalla guerra, è tale che perfino in occasione del terremoto in Centro Italia si sono create polemiche. Il problema è molto serio e la situazione non è certo delle più piacevoli, anche per chi quotidianamente si impegna a salvare vite in mare o si occupa della prima accoglienza.

L'opinione pubblica però viene costantemente inasprita da una grande quantità di bufale sull'argomento, che vengono riversate sul web e che finiscono per convincere ben più di una persona di fatti mai successi, pericolosi o comunque spiacevoli, con protagonisti i rifugiati. L'ultima incredibile notizia riferisce dell'arrivo sul suolo italiano di Abu Bakr Al-Baghdadi, sedicente califfo dello Stato islamico, che sarebbe stato salvato dalla guardia costiera italiana mentre stava per affondare su uno dei tanti barconi della morte. La sua richiesta d'asilo sarebbe stata subito accettata, con un bonus sui normali 35 euro: il califfo infatti riceverebbe ben 70 euro al giorno potendo godere di uno status speciale da vip.

La notizia è ovviamente una bufala che è stata riportata su un blog e poi condivisa sui social, il califfo è infatti ancora nascosto nei territori controllati dall'ISIS e continua ad esercitare la sua leadership sui suoi soldati.

 

5) Mark Zuckerberg dona 100 milioni per le popolazioni colpite dal terremoto

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è stato negli scorsi giorni a Roma, incontrando anche Papa Francesco, con cui ha parlato anche della recente catastrofe del terremoto di Amatrice. Il giovane miliardario ha dichiarato ancora una volta il suo amore per l'Italia e per Roma, meta del suo viaggio di nozze con la moglie Priscilla, e avrebbe deciso di aiutare le popolazioni con una donazione di ben 100 milioni di dollari.

La notizia si era diffusa addirittura prima dell'arrivo di Zuckerberg a Roma ma si è presto rivelata falsa, almeno per quanto riguarda la cifra. Il CEO di Facebook in una conferenza stampa con domande e risposte ha spiegato di aver concluso un accordo con la Croce Rossa nella quale la sua azienda donerà 500mila euro in inserzioni pubblicitarie. La Croce Rossa potrà usare questi spazi per raccogliere donazioni, pubblicizzare campagne o lanciare appelli che riguardino le popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia.

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