Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Una sulle cover in pelliccia vera

Cinque notizie che non lo erano Una sulle cover in pelliccia vera
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1) Ecco il vaccino trivalente nascosto dalla Lorenzin

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La legge sull'obbligo vaccinale è ormai realtà e, secondo gli ultimi sondaggi, la maggior parte degli italiani sembra favorevole alle vaccinazioni. Sul web tuttavia continuano le campagne di disinformazione, che accusano a turno le varie figure istituzionali di nascondere la verità per interessi economici. In questi giorni è stato diffuso un articolo che svelerebbe l'esistenza sul mercato di un vaccino trivalente, in grado di essere comprato a poco prezzo e che sarebbe più sicuro dei vaccini previsti dalla nuova legge. Il farmaco si chiama Revaxis ed è in realtà molto conosciuto e diffuso, a differenza di quanto si scrive però non è adatto per immunizzare bambini in età prescolare ma soltanto come "richiamo" in età più avanzata.

 

2) La cover per smartphone di pelliccia vera

L'estate si è conclusa e nei negozi sono già presenti le collezioni di abbigliamento per il prossimo inverno, con cappotti e maglioni in prima fila. Ogni anno che passa sono sempre meno diffuse le pellicce, considerate da molti di cattivo gusto, anche se qualcuno continua a non poterne fare a meno, scatenando le proteste degli animalisti.
Per la nuova collezione due noti marchi come D&G e Fendi avrebbero deciso di proporre ai clienti anche delle cover per smartphone interamente ricoperte di pelliccia. Nessuno dei due marchi però ha mai mostrato nulla del genere tra i prodotti in vendita, come si può verificare facilmente visitando il sito web delle due aziende.

 

3) Attenzione: l'accesso a internet è limitato per una violazione di legge

#ATTENZIONE agli impostori

Pubblicato da Commissariato di PS Online - Italia su Lunedì 2 ottobre 2017

La polizia postale, tramite la propria pagina web, mette spesso in guardia i cittadini sulle truffe più diffuse tra social network e applicazioni di messaggistica. L'ultimo avviso riguarda una truffa che sta circolando in queste ore principalmente tramite Whatsapp e SMS. Alcuni utenti hanno ricevuto un messaggio che, secondo quanto scritto, avvertiva del blocco del traffico internet sul proprio smartphone, dovuto alle violazioni di legge compiute durante la navigazione. L'unico modo per sbloccare l'accesso ad internet, si legge, sarebbe quello di pagare una multa di 100 euro entro 24 ore, in caso di rifiuto si incorrerebbe in conseguenze penali. Come spiegato dalla polizia postale si tratta di una truffa, se ricevete questo genere di messaggi cancellateli immediatamente e non seguite nessuna delle istruzioni indicate.

 

4) Lo stupro giudicato "infortunio sul lavoro"

Diverse testate nazionali hanno in questi giorni riportato il drammatico episodio di una donna, vittima di violenze sessuali sul posto di lavoro. La donna lavorava come medico in un ambulatorio e, durante il turno di notte, è stata vittima di un'aggressione. L'accusa lanciata dalla donna e da alcuni giornali è stata soprattutto nei confronti del sistema giudiziario, secondo quanto si legge infatti sarebbe stata considerata soltanto vittima di un infortunio da lavoro. Nell'intervista riportata da Repubblica è però chiaro come la decisione non sia stata presa da un giudice, ma dall'azienda ospedaliera che non aveva altro modo di tutelare la dipendente, se non congedandola per infortunio. Ogni caso di incidente infatti viene ritenuto "incidente sul lavoro" dal datore di lavoro, che non ha competenze giuridiche, ma può soltanto tutelare il dipendente nei suoi diritti di lavoratore.

 

5) Vinci un Frigo Coca-Cola edizione limitata

Le bufale ormai circolano anche su Whatsapp dove con pochi tocchi sullo schermo si possono però fare diversi danni. Tra le varie finte promozioni che stanno circolando in questi giorni ha avuto particolare successo quella che pubblicizzava un frigorifero marchiato Coca Cola, in regalo per pochi fortunati in occasione del compleanno dell'azienda. La famosa multinazionale però non ha nulla a che fare con il sito internet proposto nel messaggio, che nasconde, al termine di alcune operazioni, un software dannoso che potrebbe essere scaricato sul vostro smartphone. Come in tutti i casi di questo genere consigliamo di non fidarsi delle promozioni che circolano su Whatsapp, poiché oltre che false potrebbero rivelarsi dannose.

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