Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Tante sullo stupro di Firenze

Cinque notizie che non lo erano Tante sullo stupro di Firenze
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1) L'assicurazione contro lo stupro
appena stipulata dalle studentesse americane

Immagine dal fotoracconto del Corriere

Il caso del presunto stupro avvenuto a Firenze ai danni di due studentesse americane, di cui sono accusati due carabinieri, ha fatto discutere molto sui social network ma anche sui giornali. Uno dei primi dettagli comparso su molti quotidiani riferiva di una polizza "anti stupro" stipulata da poco dalle studentesse, che quindi potrebbero avere un interesse economico nel denunciare questo reato. L'avvocato di una delle ragazze ha però spiegato che l'assicurazione non è altro che una polizza standard che tutte le università americane fanno stipulare ai propri studenti all'estero e copre molti reati come il furto e le rapine. Le giovani non sarebbero state nemmeno a conoscenza di questa particolare clausola.

 

 

2) Il 90 per cento delle denunce di abusi
da parte di studentesse americane è falso

Anche sul caso delle ragazze violentate a Firenze gli avvelenatori di pozzi hanno lavorato a piene mani, in modo...

Pubblicato da Enrico Mentana su Domenica 10 settembre 2017

Il direttore del TG di La7 Enrico Mentana ha ripercorso la cronaca di questi giorni, elencando in un post le principali bufale circolate sui giornali in merito al caso di Firenze. Una notizia circolata, probabilmente per aumentare i dubbi sull'onestà delle ragazze, riferiva che oltre il 90 per cento delle violenze sessuali denunciate dalle studentesse americane si sarebbero poi rivelate infondate. Le denunce registrate nell'ultimo anno sarebbero oltre 200. La questura di Firenze, interpellata in merito, ha però smentito questi dati, precisando che le denunce per questo genere di crimine nell'ultimo anno sono state 51, ma che non è possibile fare un rapporto sulla nazionalità delle vittime.

 

3) La fotografia delle due studentesse americane

Le prime visite mediche effettuate sulle studentesse americane hanno rivelato come entrambe fossero sotto l'effetto di alcol e che almeno una avesse consumato cannabis durante la serata. Secondo qualcuno questo potrebbe indebolire le accuse, ma per il nostro codice penale è invece un aggravante, perché la violenza sarebbe attuata approfittando di uno stato di non lucidità. Sui social è anche circolata una foto che ritrarrebbe le due ragazze durante una serata di eccessi, mentre bevono alcolici direttamente da una bottiglia in un evidente stato di euforia. La fotografia però non ha nulla a che fare con le giovani e circola in rete almeno dal 2010.

 

4) Le scuole non possono richiedere il libretto dei vaccini

La nuova norma sull'obbligo vaccinale è entrata in vigore in questi giorni, superando anche giorni di difficoltà burocratica per il poco tempo a disposizione. Non sono mancate le proteste e qualche caso di bambini non ammessi proprio per la mancanza dei requisiti, ma sui social si sono diffuse anche informazioni false. Un appello su Facebook, in particolare, invitava i genitori a non consegnare alle scuole i documenti sanitari, secondo quanto scritto infatti il Garante della Privacy avrebbe concesso soltanto alle Asl di entrare in possesso di questi dati.
L'informazione però è falsa e chi non fornirà alle scuole l'adeguata documentazione non potrà iscrivere i propri figli agli istituti scolastici.

 

5) Parto da record a Lecce: il bimbo pesa 15,8 chili

La notizia di un parto da record avvenuto a Lecce è stata diffusa su diversi blog, il bimbo nato peserebbe addirittura 15,8 chili, un nuovo record mondiale. La madre, molto provata, si sarebbe detta molto felice per la nascita e avrebbe accolto i giudici del Guinness World Record per certificare il peso del nascituro. Si tratta però dell'ennesima bufala di questo tipo, il parto infatti non è mai avvenuto e non c'è traccia in Italia di un neonato di queste dimensioni.

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