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Cisl: «Troppi docenti in età a rischio contagio. Uno su tre ha più di 54 anni»

Un'analisi sul corpo docente fa emergere come vi sia la necessità di inserire i giovani precari. A Bergamo ce ne sono 1.600 con già esperienza triennale.

Cisl: «Troppi docenti in età a rischio contagio. Uno su tre ha più di 54 anni»
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Riaprire le scuole a settembre? Attenzione, perché ora c’è da considerare un ulteriore problema, emerso da uno studio effettuato da Cisl Scuola, che sottolinea come a Bergamo, territorio colpito al cuore dal Coronavirus, l’età dei docenti si colloca proprio in quella fascia esposta più di altre al rischio contagio. Serve un serio e corposo inserimento dei giovani e di precari, nella scuola, ce ne sono tanti. Il 48% dei docenti italiani ha più di 49 anni, la media più alta in Europa (fonte Ocse-Talis) . Il 22% ha più di 60 anni. La situazione peggiora in provincia di Bergamo. Quasi un terzo dei docenti bergamaschi è nella fascia d’età over 54. Questo dato mette in evidenza come i docenti siano esposti alla maggior contagiosità avendo più di 50 anni e di qui la preoccupazione del sindacato sulla riapertura dell’anno scolastico da settembre. Da uno studio effettuato da Cisl Scuola Bergamo, il totale dei docenti  a tempo indeterminato delle scuole statali, di tutti gli ordini e grado, è pari a 12.326. Dai dati emerge che ben 3.880 docenti, pari al 31,5% del totale, rientrano nella fascia over 54; la media anagrafica dei docenti a tempo indeterminato della provincia di Bergamo è di 52 anni e 4 mesi, contro una media nazionale di 51 anni e 2  mesi: la quota più rappresentativa di over 54 si registra  alla secondaria di secondo grado, con più del 40% e, a seguire, all’infanzia, sopra il 35%.

Salvatore Inglima

«Il grado di anzianità dei docenti è uno dei problemi della scuola - dice Salvo Inglima, segretario generale Cisl Scuola Bergamo -. È sempre mancato un serio  ricambio generazionale, per colpa di ritardi nell’immissione dei tanti precari, nello svolgimento di concorsi, nell’elaborazione di piani di utilizzo delle esperienze. Adesso, l’emergenza Coronavirus mette a rischio la possibilità di una ripartenza in completa sicurezza: gli edifici scolastici non sono in grado di accogliere con le nuove disposizioni le classi e  la didattica a distanza non può essere una soluzione di lungo periodo. Non vorremmo che  i docenti più avanti negli anni siano più esposti a una maggiore probabilità di contagio. È  fondamentale che il Paese comprenda l’importanza della scuola:  solo così anche la sicurezza e gli interventi che devono essere operati rientreranno in quegli investimenti che a tutt’oggi non individuiamo nel Def. È arrivato il momento - conclude Inglima - di inserire i giovani nel mondo della scuola,  vista la grande quantità di precari con esperienza: a Bergamo circa 1.600 hanno maturato più di tre anni (la metà dei docenti precari che lavorano nella nostra provincia). È  arrivato il momento di fare scelte decisive, superando i vincoli ideologici e valutando che le assunzioni nella scuola, attraverso procedure per soli titoli e che valorizzino l’esperienza maturata,  possono essere risolutive e funzionali per l’avvio dell’anno scolastico per avere i docenti in cattedra già dal 1° settembre».

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