Città future e «rivoluzione verde» A Cologno al Serio con un Nobel
«La Terra è rotonda. Che ci crediate o no, alcuni economisti – dove vivo io, negli Stati Uniti - continuano a sostenere che sia piatta. Sono degli stupidi». Con queste parole Woodrow Clark II, membro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change che nel 2007 ha condiviso il Premio Nobel per la pace con Al Gore, apre il suo intervento al convegno Nuove prospettive per l’edilizia sostenibile. L’evento si è svolto all’interno della manifestazione Cantiere 2.0, tenutasi nella giornata di sabato 25 ottobre alla Cascina Casale di Cologno al Serio, e organizzata per celebrare i vent’anni di attività della Gruberg, azienda leader del settore edilizio.
Lo studioso spiega che, «proprio perché la Terra è rotonda», le conseguenze delle nostre azioni si riflettono su tutti gli altri a livello globale. Così le malefatte di alcuni banchieri di Wall Street commesse prima del 2008 «hanno influenzato le vite di tutti, compresi molti di noi in questa stanza», dice rivolgendosi al pubblico. Allo stesso modo la mancanza di attenzione verso i possibili effetti dell’attività umana sul clima ha portato «ad un aumento dei disastri ambientali su scala mondiale». L’attenzione deve essere rivolta «alla Terza Rivoluzione Industriale, che è in atto proprio adesso, in questo momento, mentre parliamo. Si chiama rivoluzione verde».
In nome dell’ecosostenibilità. Ed è proprio nei confronti dell’ecosostenibilità e dell’efficienza energetica degli edifici che l’attenzione dell’intera manifestazione è rivolta. Cantiere 2.0, evento collaterale della Settimana dell’Energia (di cui Gruberg è main sponsor), ha visto la partecipazione di numerosi partner che hanno dedicato i propri interventi nel corso del workshop all’efficientamento energetico delle costruzioni. Si va dalle coperture per la sostenibilità ambientale di Bauder al risparmio energetico attraverso materiali isolanti di Sirap Insulation, al Greenbuilding Rating (modello certificato in grado di misurare le prestazioni in termini di ecosostenibilità dei materiali da costruzione) di Kerakoll, ai sistemi ecocompatibili per il risanamento dei muri umidi di Locatelli Intonaci, fino ai sistemi di isolamento a cappotto esterno di Rofix. Cantiere 2.0 ha compreso anche altre iniziative: la “sfida degli avvitatori” di Itw Spit, la proposta Rottama il tuo vecchio martello di Bosch e l’allestimento di uno spazio gonfiabile per bambini.
Edifici prodotti a energia “quasi zero”. Ma l’evento di punta della manifestazione è stato il convegno Nuove prospettive per l’edilizia sostenibile, aperto da Giuliano Dall’O’, professore di Fisica Tecnica Ambientale al Politecnico di Milano. Secondo Dall’O’, l’efficienza energetica nel settore edilizio produce molteplici vantaggi: da un lato bisogna tener conto della riduzione degli sprechi, e dunque dei risparmi per il cittadino; dall’altro, è rilevante la questione ambientale, e dunque la riduzione delle emissioni per la quale ci siamo impegnati con l’Unione Europea; infine, la questione politica: «meno carburanti fossili siamo costretti a importare ogni anno dagli altri Paesi, più l’Unione Europea è al sicuro».
Dall’O’ si sofferma, dunque, sulle direttive europee, e in particolare sulla direttiva 31 del 2010 con la quale i paesi dell’Unione si impegnano a realizzare entro il 2020 edifici a energia “quasi-zero” (nei quali l’energia utilizzata deve provenire quasi esclusivamente da fonti rinnovabili). «Non siamo in ritardo in questo processo, e la sfida non ci spaventa»: numerosi sono gli esempi di edifici già realizzati con questi criteri, in particolare nelle province di Bergamo e di Brescia. Il professore snocciola esempi di buone pratiche nel territorio orobico, come la Residenza Verdiana di Clusone o la Smart Eco-Housing di Stezzano. E aggiunge: «Non è vero che l’edificio di classe A+ debba necessariamente costare di più. Sono numerosi i casi di edilizia sociale realizzati secondo i principi della sostenibilità energetica, che deve riguardare tutti; anzi, le fasce più deboli della popolazione hanno più diritto di godere dei vantaggi del basso consumo».
Il premio Nobel e la «rivoluzione industriale verde». L’intervento di Giuliano Dall’O’ fa da collegamento con quello di Woodrow Clark II. Lo studioso americano, che si definisce “economista qualitativo” («colui che fa domande, che vuole definizioni, che non si accontenta delle cifre e sostiene che non siano solo i numeri a fare l’economia»), afferma che nel dibattito sul clima ci siano enormi interessi in gioco sul piano economico e finanziario. Si commuove un poco ricordando lo scandalo Enron e la truffa delle grandi compagnie dell’energia ai danni delle famiglie americane. Sostiene che si debba «andare verso un futuro che sia sempre più sostenibile»; che «comprare una casa significa soffermarsi sui sistemi di efficienza energetica. Le energie rinnovabili devono diventare parte della nostra vita, ovunque e a qualunque livello». Ricorda alcune delle proposte formulate da lui e dalla commissione intergovernativa che ha presieduto riguardo agli incentivi finanziari per combattere l’inquinamento (uno su tutti, la Carbon Tax) e annuncia l’uscita nei prossimi mesi del libro The Green Industrial Revolution, la rivoluzione industriale verde, scritto a quattro mani con Grant Cooke. Infine, cita Bergamo come esempio positivo di città “verde” grazie al gran numero di piste ciclabili e ai disincentivi nei confronti di chi sceglie di usare la macchina in centro.
In chiusura. L’evento si chiude con i ringraziamenti del patron di Gruberg, Enrico Bergamelli. «Rimarrà nel cuore per sempre l’incontro con Woodrow Clark. Sono emozionato, è stata una giornata indimenticabile». Il General Manager della società ricorda l’impegno profuso dall’azienda nei confronti del tema dell’ecosostenibilità: «Gruberg, già nel 2009, ha posizionato i pannelli solari sugli edifici; abbiamo introdotto in azienda innovazioni come le lampadine a led, che presto sostituiranno tutte le altre. Nel nostro piccolo vogliamo andare verso l’energia sempre più pulita». Interviene anche il sindaco di Cologno al Serio, Claudio Francesco Sesani, che rinnova gli auguri alla società per il ventesimo anniversario e definisce «storica per la città» la giornata che ha visto la partecipazione di un ospite di tale prestigio.