Atalanta, è profondo granata: 2-0 per il Torino

Atalanta, è profondo granata: 2-0 per il Torino
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Secondo tempo

Pronti, via e il Torino fa subito il 2-0. Dopo appena 28'', infatti, un cross apparentemente innocuo dalla sinistra finisce sui piedi di Iago Falque, che ha tutto il tempo di controllare e piazzare il sinistro nell'angolino basso. Avvio shock per l'Atalanta, che non riesce a scuotersi. Al 51' ancora Iago Falque, questa volta da lontanissimo, ma Berisha controlla. Lo spagnolo ex Roma ha preso grandissima fiducia e al 65' è ancora lui a mettere i brividi ai nerazzurri con un sinistro potente su cui l'estremo difensore albanese è stavolta bravissimo. L'Atalanta proprio non c'è e al 71' Gasp prova a cambiare le cose togliendo, un po' a sorpresa, Kulusevski, entrato al 17' per Gosens, e inserendo Barrow. Ma al 77' è ancora Iago Falque a provarci, con un potente mancino a fil di palo su cui interviene Berisha. Entra anche Reca al posto di Castagne, per l'Atalanta, ma è ancora il Toro a provarci all'83', per la prima volta con Belotti, che di testa sugli sviluppi di un corner impensierisce il portiere della Dea. Appena un minuto dopo, finalmente un tentativo dei bergamaschi, proprio con Barrow, che sugli sviluppi di un corner calcia a botta sicura ma si trova Ansaldi a deviare. All'88', per la prima volta in tutta la partita, Zapata riesce a liberarsi del marcatore avversario e libera il destro, ma Sirigu è bravissimo. L'ultimo guizzo della partita arriva al 91', quando Ilicic da destra mette dentro un cross pericoloso su cui è bravissimo Izzo a salvare in corner. Finisce 2-0 per il Torino, con un'Atalanta mai davvero in partita e che incappa nel suo secondo ko consecutivo. Gasp dovrà lavorare molto sulla testa dei suoi ragazzi...

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Primo tempo

Il Torino parte subito forte e al 1', su cross di Baselli, Iago Falque manda di poco alto un colpo di testa da buona posizione. La partita si gioca soprattutto a centrocampo, dove c'è grande agonismo. La prima situazione pericolosa creata dai nerazzurri arriva solo al 13', quando Pasalic svirgola malamente un ottimo pallone servitogli da Ilicic, che aveva rubato palla a Ola Aina. Al 16', invece, è Gosens a sprecare tutto, quando, giunto al limite dell'area, invece che servire un solissimo Zapata alla sua sinistra preferisce tentare un incomprensibile esterno sinistro che finisce alle stelle. Proprio su quel tiro, inoltre, il tedesco riscontro un problema alla coscia e così Gasperini è costretto a usare già un cambio, mettendo in campo Kulusevski al suo posto e ristabilendo così uno schieramento più classico. Al 20', su corner di Ilicic, svetta Mancini, ma la palla è alta. Al 24', invece, Baselli perde palla e ancora Mancini, a tu per tu con Sirigu, calcia addosso al portiere che respinge. Palla rimessa al centro e colpo di testa di pochissimo a lato da parte di Castagne. Dopo un buon momento della Dea, torna a crescere il Torino, che al 34' si fa rivedere con un gran destro da fuori di Meité di poco alto. Al 42' i padroni di casa passano in vantaggio: Izzo, sugli sviluppi di un corner, risolve un flipper in area atalantina innescato dopo una respinta così e così di Berisha su un tiro deviato di Iago Falqu. Un'Atalanta decisamente non bella che deve fare molto di più nella ripresa per cambiare le sorti della partita.

 

 

Le formazioni ufficiali

Una sfida d'alta quota per Torino e Atalanta, con i granata che ospitano nel capoluogo piemontese i nerazzurri reduci dalla sconfitta della scorsa settimana contro il Milan. In gioco c'è un posto per l'Europa. Partita complicata per gli uomini di Gasperini, che deve fare i conti sia con la semifinale di andata di Coppa Italia che si giocherà mercoledì a Firenze, sia con qualche assenza, su tutte quella di Gomez, neppure in panchina. A sorpresa, al suo posto il tecnico ha deciso di schierare Castagne insieme agli altri due esterni Hateboer e Gosens, con Ilicic e Zapata in attacco. Torna titolare anche Masiello. Ma ecco le formazioni ufficiali:

Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; De Silvestri, Lukic, Meité, Baselli, Aina; Iago Falque, Belotti. A disp.: Ichazo, Rosati, Ansaldi, Berenguer, Bremer, Ferigra, Damascan, Millico, Parigini, Zaza. All.: Mazzarri.

Atalanta (3-5-2: Berisha; Masiello, Djimsiti, Mancini; castagne, Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens; Ilicic, Zapata. A disp.: Gollini, Rossi, Toloi, Kulusevski, Reca, Palomino, Pessina, Roger, Barrow. All.: Gasperini.

 

 

Le ultime
di Fabio Gennari

Forza Atalanta, credici e riparti. I campo oggi pomeriggio allo stadio “Grande Torino” con i granata (fischio d’inizio ore 15, arbitra Orsato) l’Atalanta va alla ricerca di un risultato positivo per cancellare subito al sconfitta subita a Bergamo con il Milan e prepararsi al meglio alla gara di mercoledì a Firenze che vale l’andata della Semifinale di Coppa Italia. Senza Gomez e de Roon, solo venti convocati per Gasperini che lascia a Bergamo 2-3 dei Primavera altre volte chiamati e se la gioca con il gruppo a disposizione.

 

 

Zapata e Ilicic le certezze. Le due certezze più grandi per il tecnico di Grugliasco sono Josip Ilicic e Duvan Zapata. Con 23 gol già segnati in campionato, lo sloveno e il colombiano proveranno a trascinare la Dea in una di quelle gare che già sulla carta si presentano decisamente complicate soprattutto per la predisposizione dell’avversario a difendersi a oltranza più che a proporre gioco. Gli spazi saranno stretti ma durante i novanta minuti il Torino dovrà provare a fare qualcosa in avanti con la Dea pronta a colpire.

Zapata contro il Milan non è andato a segno, ma un paio di spunti sono stati comunque positivi, Ilicic ha ricamato l’assist del vantaggio con una stupenda giocata che ha messo a sedere Romagnoli e quindi è da loro che Gasperini si aspetta un contributo importante anche e soprattutto in assenza di Gomez che è rimasto a Bergamo per recuperare dal problemino al flessore. Per mercoledì a Firenze la presenza del numero 10 sarà da valutare, ma non ci sono grandi preoccupazioni: è una partita troppo importante quella del Franchi, giusto stringere i denti proprio come farebbe un capitano.

 

 

Fuori de Roon, Pasalic al suo posto. L’altra assenza pesante tra i titolari è quella di De Roon che è squalificato. Il giallo preso con il Milan costringerà l’olandese a restare ai box per questo turno, ma il lato positivo della vicenda è che ora le diffide sono ripulite e nei prossimi turni non ci sarà la spada di Damocle della squalifica sulla testa. Per sostituirlo, Gasperini ha due soluzioni a disposizione che sono Pasalic e Pessina con il croato nettamente favorito.

Pasalic è stato finora protagonista di un ottimo 2019, sul campo di Cagliari ha fatto gol nel finale dopo il suo ingresso in campo, contro la Juventus in Coppa Italia è entrato al posto di Ilicic e ha giocato una bella partita confermando che il ruolo di interno è il suo preferito, ma soprattutto che ha due piedi e una visione di gioco che probabilmente non ha nessun altro dei compagni. Se riesce a metterci anche carica agonista e buona fisicità diventa un sostituto molto importante per il centrocampo.

 

 

Importante vincere, fondamentale non perdere. Classifica alla mano, benché siano ancora molte le giornate da giocare, a Torino l’Atalanta deve cercare un risultato positivo. Vincere significherebbe restare attaccati al Milan (+ 4, vittoria sull’Empoli venerdì sera) in attesa della Roma in campo a Frosinone, con il Torino che scivolerebbe a - 6 e la Fiorentina che è attesa dalla gara interna di domani sera contro l’Inter. Dal punto di vista del morale, tre punti rappresenterebbero un grande viatico per la semifinale di Coppa Italia di mercoledì.

Con un pareggio l’Atalanta terrebbe a distanza i granata ma perderebbe un po’ di contatto con i rossoneri e (presumibilmente) la Roma sempre in attesa, che giocherà la sfida contro l’Udinese solo in data da definire visto che l’Olimpico è impegnato per il rugby, La sconfitta sarebbe un brusco colpo per i sogni di gloria, nulla di irrecuperabile ma certamente non una situazione ideale né per il prosieguo del campionato che per la gara di Firenze. Forza Dea, avanti a testa alta insieme ai circa 1400 ospiti al seguito.

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