la decisione della giunta

Collezione Beltrami, non è finita. Gori va al Consiglio di Stato

Collezione Beltrami, non è finita. Gori va al Consiglio di Stato
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Bergamo non ci sta. Ma, soprattutto, non si rassegna all’idea di non avere la collezione completa di Costantino Beltrami in occasione delle celebrazoni del 200° anniversario del grande viaggio in cui, l’esploratore bergamasco, nel 1823 scoprì le sorgenti del Mssissippi, nel Minnesota. La Giunta di Bergamo ha deliberato di dare mandato al sindaco Giorgio Gori di costituirsi nel giudizio d’appello, promosso dal Comune di Filottrano, al Consiglio di Stato. Il Comune di Filottrano (paese delle Marche), aveva già ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del trasferimento in comodato d’uso per una decina di anni della collezione Beltrami al Museo civico di Scienze naturali Caffi di Bergamo concesso dalla Sovrintendenza archeologica e Belle arti delle Marche, senza che il Comune sapesse niente. O meglio, l'ha saputo a cose fatte.

Lauretta Giulioni

Alla notizia del trasferimento, infatti, la sindaca di Filottrano, Lauretta Giulioni, l'aveva presa male e aveva reagito prontamente adducendo una serie di motivi che avrebbero svilito alcuni progetti in essere sul palazzo che ospita la collezione e sui restauri della collezione stessa. Dopo un primo parere che sembrava dar ragione al Comune di Filottrano, il 23 gennaio il Tar delle Marche ha respinto la richiesta di sospensione avanzata dal comune marchigiano. Il giorno dopo, il 24 gennaio, lo stesso Comune di Filottrano è ricorso in appello al Consiglio di Stato. Bergamo, visto l’esito positivo dell’iter “processuale” finora ottenuto, ritiene infondato il ricorso del comune marchigiano. Da qui la decisione di dare a Gori pieno mandato per costituirsi nel giudizio d’appello e per ottenere la collezione Beltrami, così come già deciso dalla Sovrintendenza alle Belle arti delle Marche. Il braccio di ferro, insoma, continua.

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