Colori in tavola e un bicchier di vino per mantenere un cuore sano
Si è celebrata ieri, 29 settembre, la Giornata mondiale del Cuore: una occasione di «vitale» importanza per sensibilizzare alla diffusione e insorgenza di problematiche cardiache e cardiovascolari che ancora in Italia hanno un tasso di mortalità fra i più elevati. 222 mila decessi, secondo i dati Istat del 2016, associati in prevalenza a cardiopatia ischemica, quasi 18 milioni di morti, secondo i dati stimati da FIPC, Fondazione Italiana per il Cuore. A questi si sommano, solo in Italia, circa un milione di persone che convivono con invalidità a seguito di ictus. Eventi che tuttavia potrebbero essere evitati o quantomeno contenuti con l’adozione di uno stile di vita sano, facendo una corretta prevenzione. Come raccomandano le maggiori istituzioni e autorità in materia, fra cui il «Progetto Cuore» dell’Istituto Superiore di Sanità.
Una «vita di stile». È la prima regola per salvare il cuore, e non solo, dal rischio di ammalarsi. Rinunciare al fumo, fare attività fisica, anche una semplice passeggiatina quotidiana con il cane e a contatto con la natura, monitorare il peso sia con il movimento che con la corretta dieta sono dei «toccasana». E poiché gli italiani sono dei buongustai e fanno della tavola uno dei massimi piaceri della vita, li prendiamo per la gola raccomandando cibi buoni gustosi e salva-cuore, appunto.
Tavola a colori. Caratterizzata cioè da cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura, in perfetto stile mediterraneo, vari e accattivanti per gusti e per le cinque diversità di colore, garanzia di un regime alimentare nutrizionalmente sano ed equilibrato, bilanciato per il completo e differente apporto vitaminico e di tutti gli altri principi nutritivi, necessari alla preservazione in buona salute dell’organismo, anche del cuore. Dunque se il vostro obiettivo è rimanere con un battito che «batte come un martello pneumatico», senza perdere ritmo vitale, datevi al colorato:
- Bianco. Il consiglio è di «speziare» i piatti con aglio e cipolla perché contengono allicina, un composto buono che contribuisce a mantenere bassi i livelli di colesterolo e a controllare la pressione sanguigna: due fattori di rischio importanti per il cuore. Poi nella dieta è possibile aggiungere funghi, cavolfiori, patate e banane che con i loro pigmenti, in particolare le antoxantine che danno il colore bianco, i polifenoli e alcuni composti solfati possono dare un aiuto nel ridurre l’insorgenza di alcuni tipi di tumore.
- Rosso. Sono benefici pomodori, peperoni fra le verdure e fragole, ciliege, anguria tra la frutta. Si tratta di alimenti con un elevato contenuto di «rosse» antocianine che contrastano l’azione dei radicali liberi, e soprattutto di licopene. Quest’ultimo, noto per proteggere dal tumore alla prostata, secondo recenti ricerche svolgerebbe un effetto favorevole anche sui disturbi cardiovascolari.
- Giallo-arancione. È il colore di arance e nespole, di carote e zucca che testimonia la ricchezza di vitamine A, B e C, come anche di flavonoidi e di «aranciati» carotenoidi che, insieme, mettono più al riparo dal rischio di ammalarsi di problematiche cardiovascolari. Ma non solo: favoriscono anche il migliore assorbimento del ferro, necessario per il sangue, danno più protezione alle pareti venose e stimolano la produzione di collagene che mantiene la pelle elastica e contrasta la formazione di rughe. Inoltre svolgerebbero una buona azione anche nel rafforzare le difese immunitarie dando filo da torcere ai radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare e dunque della maggiore probabilità di incappare in diverse malattie.
- Blu-viola. Si associa a vegetali come melanzane, mirtilli, radicchio, prugne e fichi: tutti ricchi di antocianine, sostanze antiossidanti che sembrerebbero in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari e infarto, ma anche di tumori. Mentre, su un altro fronte, i polifenoli potenzierebbero la memoria, rendendo più agile e vigile anche il cervello, e combatterebbero pure l’insorgenza dei segni del tempo che avanza, come le rughette e le zampe di gallina.
- Verde. Ci sono cibi semplici come l’insalata e aromi profumati, come il basilico e poi kiwi, spinaci, broccoli e la verdura a foglia verde ricca di clorofilla e luteina, preziosa soprattutto per la salute degli occhi e la prevenzione di cataratta e maculopatia. Mentre altre sostanze e principi attivi, tra cui magnesio, carotenoidi e polifenoli danno più salute ai vasi sanguigni come pure ai denti e alle ossa.
Solo frutta e verdura per il cuore? Ni. Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal, che ha coinvolto 48 mila persone con età media di 45 anni seguite per 18 anni, i vegetariani, vegani e pescetariani che sostituiscono cioè la carne con il pesce, avrebbero un rischio ridotto rispettivamente del 13 e del 22 per cento, pari a circa 10 casi in meno su mille persone nell’arco di 10 anni, per malattie cardiovascolari rispetto ai consumatori di carne, ma una probabilità più elevata di incorrere in ictus di natura emorragica, ovvero 3 casi in più ogni mille persone in 10 anni, potenzialmente associabile secondo gli esperti a livelli troppo bassi di colesterolo totale o a carenze di alcune vitamine. Una indicazione tuttavia da prendere con le dovute distanze, si dichiara a commento dei risultati, perché l'aumento di rischio appare comunque modesto rispetto ai consumatori di carne e perché lo studio è stato condotto nel Regno Unito in cui le abitudini alimentari sono differenti da quelle delle popolazioni di regioni a basso o medio reddito dove vive la maggior parte dei vegetariani nel mondo.
Altri buoni consigli. Per salvare il cuore è importante evitare cibi ricchi di grassi, soprattutto idrogenati, tipici di margarine, merendine, snack, formaggi grassi, bevande alcoliche a eccezione di un bicchiere di vino rosso al giorno, carni grasse, come salsiccia e cibi fritti. Inoltre occorre ridurre l’apporto di cibi salati che contribuiscono all'aumento della pressione sanguigna e della ritenzione idrica, cibi con glutammato come ad esempio i dadi che predispongono all’ipertensione, sovrappeso e problemi cardiaci, cereali poveri di fibre tra cui quelli in chicchi ma anche pasta, pane se privi di fibra che stimolano l’insorgenza di diabete.